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Romics 2014: Jae Lee

ROMICS 2014 FESTIVAL JAE LEENel pomeriggio di sabato 5 Aprile abbiamo avuto il piacere di partecipare all’incontro con il fumettista Romics d’Oro 2014 Jae Lee, tenutosi nel Padiglione Grandi Eventi/Pala BCC della fiera.

Arriviamo risicati per l’orario di inizio, ma lo spazio è davvero enorme e non fatichiamo a trovare posto tra le prime file. Seduti, non trascorre molto tempo e fa il suo ingresso sul palco (altrettanto grande) Jae Lee, mentre sul fondo vengono proiettate in slideshow alcune delle tavole presenti nella mostra interna a lui dedicata.

Il disegnatore – coreano (del sud) di nascita ma americano di adozione – interrogato dai moderatori racconta la storia di un autodidatta del fumetto, ostinato nell’inseguimento di un sogno, che a meno di 19 anni si ritrova affidata dalla Marvel Namor the Submariner. Il suo stile etereo e nervoso si adatta bene alle ambientazioni marine della serie sul primo dei mutanti Marvel e il fumetto raggiunge livelli di popolarità mai visti, portando il giovane Lee al successo degli autori più titolati.

Da qui la consacrazione, nell’ epoca in cui il disegnatore ricopriva il ruolo di figura centrale e vantava diritto di vita e di morte sui personaggi da lui creati. Jae prende quindi la palla al balzo e propone Hellshock, viaggio senza cinture di sicurezza nella follia di un ospedale psichiatrico, che dà all’autore la possibilità di affinarsi, fino ad arrivare al tratto riflessivo e intimista che lo caratterizza e che fa di lui un vero e proprio artista del fumetto, in grado di svelare le emozioni di personaggi come Hulk e Captain America. In virtù di ciò Marvel scommette ancora su di lui affidandogli Inhumans – scritta da Paul Jenkins e vincitrice di un Eisner – e Fantastic Four 1234 , delineata da Grant Morrison e cruciale per le avventure dei FQ.

L’ascesa continua nel 2005, con la partecipazione al progetto Batman Jekyll & Hide e successivamente nel 2007, quando viene affidato a Lee, con l’avallo dell’autore Stephen King, l’adattamento a fumetti dell’epica serie Dark Tower, prodotta da Marvel. Questa cavalcata porterà poi il disegnatore all’incarico di sviluppare la controversa figura di Ozymandias in Before Watchman e all’ancorpiù – se possibile – importante affidamento dei disegni di Batman Superman, serie che scala la vetta delle classifiche e ottiene anche buon riscontro di critica.

Tutto questo anche grazie alla moglie June, talentuosa e a tratti disarmante colorista con la quale Jae lavora spalla a spalla e a cui deve oggi buona parte della propria caratterizzazione stilistica, diventuta vera e propria arte in strisce.

Lee parla anche delle proprie fonti di ispirazione (cita Rockwell e Moebius), di cui è alla ricerca continua per ridare smalto al proprio tratto al sopraggiungere della noia e mostra soddisfazione nell’aver potuto ammirare per la prima volta (in assoluto, in Italia e a Roma) la bellezza della classicità da lui finora riprodotta nei suoi albi ispirandosi unicamente a foto e immaginazione.

 

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