MA QUESTO CHI É? – Ora, se siete appassionati (e anzianotti), Osamu Tetzuka sapete chi sia e perchè sia definito da TUTTI “Il Dio del Manga”. Se invece siete dei giovinastri ignari dell’universo creato, vi do qualche titolo e qualche data, per darvi un’idea. Questo è l’autore di, tra gli altri, “Kimba il Leone Bianco” (1950), “Astroboy” (1951), “La Principessa Zaffiro” (1953), “Budda” (1972)…opere che all’epoca , per come erano realizzate e per gli argomenti trattati (le critiche alla società giapponese in Kimba, il tema dell’omosessualità di Zaffiro, la morte e la questione morale di Astroboy) , erano 20-30 anni avanti proiettati nel futuro. E vi ho parlato solo dei manga….
PURTROPPO NON C’É SEGRETO CHE TENGA – Il fatto è che quei tratti erano, per così dire, “per uso personale”, tanto che il Maestro aveva pensato bene di chiuderli in una cartella e nasconderli bene bene, in maniera che nessuno li vedesse, almeno fino a che era in vita. Infatti a 25 anni dalla morte, ci ha pensato la figlia Rumiko Tezuka, a mettere alla berlina il prurito del papà. Che si sta rigirando nella tomba. Vabbè, ne potevamo fare anche a meno, ma la notizia è ormai sparsa nella rete e, da un certo punto di vista, fa molto ridere. Qui di seguito trovate qualche foto, giudicate voi. Certo in “KIMBA – IL LEONE BIANCO”, quel personaggio lì io non lo ho mai visto, e voi?
Fonte : Rocket News 24
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