Categories: Curiosità

Non bastavano le radiazioni vere, a Fukushima piovono anche quelle di carta

FUKUSHIMA OISHINBO POLEMICA – Ora, che non sia un periodo felicissimo per il globo terracqueo, lo avevamo già capito. A fare innervosire ulteriormente i giapponesi, che a nevrosi già non stanno male, ci ha pensato Oishinbo di Tetsu Kariya , che per festeggiare il suo 30° anniversario, il 28 gennaio ha deciso di iniziare un nuovo arco narrativo, intitolato “Fukushima noshinjitsu” (“Fukushima, la verità”)

UN FENOMENO TUTTO GIAPPONESE – Di per se la storia è abbastanza surreale: l’autore, Tetsu Kariya (che non è mica l’ultimo degli ultimi, questo è il papà di Megaloman!) , decide che il suo manga, un titolo che dal 1983 ha parlato quasi esclusivamente di cucina, deve dire qualcosa di più importante, e quindi trasforma il protagonista, il giornalista culinario Shiro Yamaoka e la sua assistente Yūko Kurita, in due detective alla ricerca della “verità” sul disastro nucleare, e li fa  investigare sui reattori danneggiati. Evvai!

CENSURA? – Nell’ultimo capitolo uscito però l’autore, racconta di sintomi subiti dai giornalisti protagonisti dopo l’esposizione alle radiazioni nucleari all’interno di un impianto di Fukushima: emorragie, spossatezza e disturbi vari. Ma non basta, infatti viene fuori che questi sintomi sono diffusi tra la popolazione. Ecco che da qui Shiro e Yūko denunciano la censura generale riguardo all’argomento, sostanzialmente riportando quelle che furono le azioni della Tokyo Electric Power Company in occasione del disastro (quello vero). Questo accadeva lunedi 5 maggio. Il fatto è che una roba del genere, apparsa su un fumetto che ha venduto complessivamente 130 milioni di copie (si, avete letto bene) e si attesta su un milione e duecentomila copie per tankobon,non poteva passare sotto silenzio. Infatti è successo un casino epocale!


TWITTA TU CHE TWITTO ANCHE IO –   Su Twitter un utente, a suo dire residente a Koriyama (Fukushima), ha dichiarato di  non aver “mai sofferto di sintomi nel corso degli ultimi tre anni.” : è stato re-twittato 13.000 volte. Il direttore editoriale di Big Comic Spirits ha dichiarato che l’autore è stato sul posto e i sintomi li ha provati in prima persona. D’altra parte dice anche che nel racconto non c’è mai una diretta correlazione fra i sintomi e le radiazioni (come spiega un medico all’interno della storia), però non si può affermare che tale correlazione non esista in termini assoluti…. Insomma, un manga che comincia a parlare improvvisamente di una roba che non c’entra niente con le storie degli ultimi trent’anni, senza per altro dire nulla di concreto sul fatto trattato. Dopo un giorno, tempesta sul web. La migliore operazione commerciale di sempre in occasione di un 30° aniversario? Vedremo…Per ora se lo trovate online date una occhiata, che le pagine di OISHINBO fanno venire l’acquolina in bocca! Gnamm!

 Fonte: Roket News 24  Immagine Copertina: Io Arte opera di Willman Mayer

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