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L’Arte dell’Umorismo Breve: Silver e Rolli a confronto

ALBISSOLA COMICS LUPO ALBERTO SECOLO XIX – Sì è conclusa ieri la terza edizione dell’Albissola Comics, sicuramente il miglior festival del fumetto di tutta la LiguriaC4 Comic era presente, grazie agli accrediti stampa gentilmente offerti dall’organizzazione, alla kermesse che si è svolta per le vie della cittadina savonese da sabato 10 maggio a domenica 11 maggio 2014.

Tantissimi gli autori presenti: da Alessia Martusciello a Paolo Mottura (autori Disney), dai gemelli Cestaro a Claudio Villa (autori Bonelli), da Stefano Rolli a Guido Silvestri aka Silver. Proprio questi ultimi, il primo vignettista del Secolo XIX e il secondo disegnatore di Cattivik e creatore di Lupo Alberto, hanno tenuto un’interessante conferenza presso l’Asilo Infantile di Albissola Marina. Il tema dell’incontro è stato “L’Arte dell’Umorismo Breve” e sono intervenuti anche Giorgio Piras (disegnatore Disney) ed Eugenio Ripepi (attore, scrittore e cantautore).

La conferenza è iniziata alle ore 11.45 in questo modo…

Successivamente Silver ha definito ogni umorista come uno “psicotico” al quale scatta un relè in un certo momento della giornata. A lui di solito capita ogni mattina quando si fa la barba oppure quando guarda un TG e nella mente deforma le frasi fatte riportate dai telegiornalisti. Ha aggiunto che tutti i personaggi sono ispirati a persone che lo stesso autore ha incontrato. Cesira la talpa è ispirata a sua madre.

Stefano Rolli ha etichettato l’arte del vignettista con la parola “effimera” sostenendo che è strettamente legata all’attualità. Nella vignetta lo spazio è molto ridotto e lui, personalmente, punta tutto sul testo dato che: “… Come disegnatore faccio schifo“. Ha pure raccontato che di solito la vignetta che funziona di più è sempre l’ultima che viene in mente, magari proprio si è in macchina mentre si sta tornando a casa.

Silver ha raccontato che Cattivik nacque nel ’68 come opera di Bonvi per un movimento studentesco di Modena. Dopo poco il progetto passò a Silver. Tutt’ora vengono riconosciuti i diritti a tutti coloro che hanno lavorato su questa testata. “Piace a tutti ma nessuno lo compra” (Silver su Cattivik). Silver gestiva, verso la fine degli anni ’80, una piccola casa editrice che produceva mensilmente Lupo Alberto. Da quel momento si è dovuto circondare di collaboratori per poter portare avanti il progetto. Questi aiutanti fanno tutt’ora parte dello staff di Lupo Alberto e hanno la massima libertà, nei limiti del personaggio. Dopo le prime 100 strisce, una casa editrice milanese raccolse tutta l’opera di Silver in un libro. Alberto Lupo, cantante, passava per Modena e Silver gli chiese di scrivere un’introduzione per il libro. Il cantante fu entusiasta e lascio il numero di telefono a Silver con la promessa di ospitarlo a Roma. Il giorno seguente Silver capitò casualmente nella Capitale e telefonò ad Alberto Lupo. Rispose la moglie che minacciò di intraprendere cause legali dato che il nome Alberto Lupo era un marchio registrato e depositato. Silver non seppe più nulla a riguardo.

Dal pubblico viene chiesto a Silver se ha mai pensato di portare i sui fumetti a teatro. L’autore ha replicato dicendo che usa sempre un’inquadratura fissa, uno scambio di battute trai personaggi e una scenografia per contestualizzare il tutto come a teatro. Un musicista chiese a Silver di pensare a un’operetta su Lupo Alberto mentre anni fa fu realizzato un musical. L’autore si è anche dichiarato un grande appassionato di teatro, anche quello delle marionette. Su questo argomento, l’attore Eugenio Ripepi ha detto che nel fumetto il lettore gestisce il tempo della comicità, una cosa che nel teatro, e nel cinema, è prestabilita. Giorgio Piras ha aggiunto che ogni disegnatore deve avere una grande cultura perché “… Qualsiasi numero moltiplicato per 0, anche un milione, è sempre 0“.

Stefano Rolli ha risposto a una domanda sulla censura delle vignette dicendo che di solito ha problemi con la religione. Una volta è stato contattato telefonicamente da una bambina la quale gli disse che non si scherza con Gesù. Silver invece non si è mai posto limiti per il linguaggio, a volte una parolaccia serve, anche se cerca di non suscitare una risata con le volgarità. Giorgio Piras ha detto che ha dovuto cambiare la posa di una parodia poliziesca di Topolino cancellando la pistola impugnata dal protagonista in primo piano e anche alcuni riferimenti espliciti su Berlusconi.

Alle ore 16.00, presso Villa Faraggiana, Silver si è prestato per una sessione di sketch e  dediche. Per tutte le immagini del festival e della conferenza potete consultare la nostra sezione Foto. Di seguito potete ammirare Silver all’opera mentre disegna Lupo Alberto ai fan.

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