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Three 4 Comic: Hayao Miyazaki

So1E11 IL MIYAZAKI DEI POCHI – Giapponese, nato a Tokio, classe 1941. Genio. Il proprietario di questa immaginaria carta di identità risponde al nome di Hayao Miyazaki. Potrei utilizzare pagine e pagine di parole scritte fitte per descrivere quello che ha fatto per farsi riconoscere lo status di Genio, ma perderei tempo e vi annoierei. Basta andare su wikipedia per trovare tutte le informazioni didascaliche che vi servono. Io vorrei farvi capire quello che Miyazaki ha rappresentato, e rappresenta, per la mia generazione e per la generazione di appassionati che ha cresciuto in qualche modo. Perchè le opere che ci ha regalato hanno cresciuto ed ammaliato milioni di persone, se pur spesso in momenti diversi della loro vita.

Hayao Miyazaki by Laporini

Erano i primi anni ’90, e sulla Rai era passato praticamente in versione pirata ed una sola volta in assoluto, (ci furono importanti scontri a livello di diritti televisivi, tanto che ad oggi non è ancora distribuito nel bel paese) Nausicaa della Valle del Vento. L’avevano visto in pochissimi e giungevano voci incontrollate su quanto fosse bello e all’avanguardia, disegnato benissimo e lungo! Addirittura due ore, il santo graal dei cartoni… dovevamo vederlo. Meglio, dovevamo averlo! Fu così che cominciò la spasmodica ricerca della vhs, originale, pirata, finta, non importava. Il fato volle che la vhs apparve un giorno d’inverno (grazie a Riccardo Lucchesi per la precisione che raccattò una versione coreana con sottotitoli in spagnolo, e non scherzo)… e rimanemmo turbati. Sopravvivenza, devastazione e inquinamento, scontri di guerriglia, morte, aerei in fiamme che si schiantano a terra e resti umani bruciati in primo piano, decisioni dolorose, tradimenti e, forse, un futuro. Forse.

Non eravamo pronti. Non sapevamo nemmeno che nelle prime puntate della prima serie di Lupin III, (quelle dove Lupin spara per uccidere, e i poliziotti sparano per farlo fuori), c’era il suo zampino. Non eravamo pronti, ma non per la violenza in sé, anzi, solo non avevamo ancora capito che questo genere di animazione non era pensata per i bambini, era per noi, quelli un po’ più grandicelli. Fummo colpiti al cuore. Poi scoprimmo il suo zampino in Heidi, in Anna dai Capelli Rossi, in Le avventure di Sherlock Holmes, in Conan Ragazzo del Futuro… tutto un mondo da cercare e scoprire, senza internet che ci desse una mano. (Mica per cattiva volontà… è che non c’era internet al tempo – ndr)

Hayao Miyazaki by Sergiampietri

IL MIYAZAKI MANGAKA – Eppure erano 20 anni buoni che il maestro lavorava. Lupin, la prima serie, riconoscibile dalla originale giacca verde per gli appassionati, era datato 1971. Nausicaa è dell’84, e prima ancora c’erano stati i lungometraggi della  Toei ai quali aveva partecipato come animatore, sceneggiatore e ovviamente disegnatore, perché questo è stato principalmente. La maggiore produzione artistica di Miyazaki è quella realizzata in qualità di disegnatore-illustratore e sceneggiatore, tanto che le produzioni di manga sono minime e quasi sempre orientate alla realizzazione di storyboard per le animazioni da realizzare successivamente. Il fatto è che le sue tavole sono opere d’arte, anche quando sono disegnate su un cartoncino e acquarellate di fretta. Uno dei manga meno conosciuti  è Shuna no tabi. Se avrete la  pazienza di guardare gli sfondi, noterete un tratto fluido piegato all’uso della luce: paesaggi che si aprono luminosi e profondi, colorati con morbidi acquarelli, che improvvisamente diventano cupi e grigi, ammantati da ombreggiature sapienti e tratti più spigolosi e spessi. É una gioia per gli occhi. Lo stesso vale per i suoi personaggi, concepiti in base a una codifica precisa e ricorrente, tanto che in ogni film, in ogni singola tavola di anime o manga, è possibile capire al primo sguardo chi è buono e chi è cattivo, passando per tutti i vari stati intermedi. Guardate se notate somiglianze fra il principe Ashitaka e San, de la Principessa Mononoke, Conan e Lana di Conan Ragazzo del Futuro, Asvel e Nausicaa… e lo stesso vale per i cattivi.

E tutto questo 20 anni prima che il mondo lo riconoscesse con l’Orso d’Oro e l’Oscar a “La Città Incantata”

Hayao Miyazaki by Vanni

IL MIYAZAKI DI TUTTI – Il Maestro ha creato un mondo e lo ha codificato secondo la sua visione, dando al lettore tutti gli strumenti per comprenderlo al primo sguardo. I temi che ha avuto cari nella sua produzione sono i sogni dell’uomo da sempre: il volo,  l’amore, la pace. Senza contare l’impegno politico e pacifista che da sempre ha contraddistinto le produzioni, compreso il recentissimo Si Alza Il Vento che parla, tutto sommato, del progettista del temuto caccia “zero” della aviazione giapponese della seconda guerra mondiale. Avvicinarsi a questo mondo significa decidere di entrare in qualcosa di diverso, fatto di personaggi veri che vivono in un mondo diverso, altrettanto vero ma mai abbastanza da confondersi con la realtà. Qualcosa che personalmente ho scoperto molti anni fa e mi piacerebbe far conoscere a chiunque, a prescindere dall’età e dal momento della vita in cui si trovi. Se avete un poco di tempo da perdere trovate online Sabaku no Tami (il popolo de deserto)  il primo manga in assoluto, pubblicato in strisce per bambini sul giornale Shonen Shoujo Shinbun fra il 1969 ed il 1970, mentre al link  troverete Shuna no Tabi (Il viaggio di Shuna), realizzato fra l’84 e il ’92. Quello che oggi chiameremmo Graphic Novel in 147 tavole che lasciano senza fiato. Se poi voleste cimentarvi con l’opera di maggior respiro fatta di carta, da tenere orgogliosamente in mano, (tralasciando l’edizione della defunta Granata Press) Panini Comics ha realizzato una spettacolare edizione di Nausicaa della Valle del Vento, in sette numeri. I primi risultano esauriti, ma sono abbastanza rintracciabili online nei vari siti. Dulcis in fundo, i nostri disegnatori si sono impegnati per realizzare la loro interpretazione del Maestro, con ottimi risultati a quanto pare. Buona Visione.

Nicolò Laporini nasce a Pontremoli nel 1992. Diplomatosi come ragioniere programmatore, sceglie di non intraprendere una vita di scartoffie e fatture ma di provare a seguire le sue più grandi passioni: il disegno e l'amore per il fumetto. Si iscrive alla Scuola Internazionale di Comics Di Reggio Emilia e al secondo anno di fumetto inizia a seguire anche il corso di colorazione digitale. Ha colorato il 7° numero della fanzine del Fan Club Ufficiale di Dylan Dog e il 2° numero di Black Block, autoproduzione Damage Comix. Attualmente frequenta il terzo e ultimo anno del corso di fumetto.
Stefano Sergiampietri disegna da quando ha memoria, frequenta poi la Scuola Internazionale di Comics di Firenze nei corsi di  fumetto e illustrazione. La gente dice che sorride poco e che è alla ricerca continua di uno stile personale tra pittura, inchiostrazione e graffiti.
Jacopo Vanni, classe 1990, si diploma al liceo artistico di La Spezia nel 2009 e frequenta l Accademia di Belle Arti di Carrara all'indirizzo di arti multimediali. Nel 2012 muove i primi passi nel mondo dei comics grazie a un corso di fumetto gestito da Michele Bertilorenzi. A marzo dell'anno seguente entra a far parte del gruppo Damage Comix con il quale realizza il suo primo albo “The Day Of The PowerMarshall” esordendo a Lucca Comics 2013.

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