S01E17 – Tutto quel che ha un inizio ha anche una fine, in questo caso è solo temporanea, non temete. La prima stagione di Three 4 Comic si chiude col botto: Batman.
L’uomo pipistrello è uno degli eroi più conosciuti, più discussi ma amati, odiati eppure idolatrati. Batman non è un supereroe, non nel senso classico: è un uomo “normale” il cui superpotere è il denaro. Lasciamo perdere l’acume straordinario, la capacità di analizzare le potenzialità e le debolezze del nemico in tempi record, prevedere le situazioni così da trovare scampo (ricordiamoci che in Hush batte persino Superman, ndr). Bruce Wayne è foderato di soldi che gli permettono un’oggettistica, dalle reminiscenze davinciane, capace di sopperire alla mancanza di poteri straordinari. Menzione speciale alla Bat-Mobile, alla Bat-Caverna: mettete il Bat- davanti a qualsiasi oggetto riusciate a immaginare, Bruce ce l’avrà!
Esordisce nel 1939 sulle pagine di Detective Comics, ideato da Bob Kane e Bill Finger, e se serve dirlo è una delle punte di diamante di DC Comics. Batman nasce al seguito del successo di Superman, ma riunisce in sé molte delle icone e dei maggiori successi del suo periodo, in particolare pulp magazine come Black Blood Detective o il Sandman della golden age di Wesley Dodds, e pellicole cinematografiche come quella dell’horror The Bat o Il segno di Zorro (che è proprio il film che il giovane Bruce sta per andare a vedere quando i genitori vengono uccisi, dando inizio alla sua “sete” di giustizia/vendetta contro la criminalità, ndr).
Se volessimo inoltrarci nella storia delle edizioni, o in quella della trama, sarebbe inesorabile il senso di smarrimento, c’è troppo da dire: quindi concentriamoci, seppur brevemente, su quello che ritengo essere il vero punto di forza di questa testata (tra le mie preferite, ndr): i villain!
I cattivi di Batman sono tra i meglio riusciti di tutto il panorama supereroistico, non me ne vogliano i Lex Luthor o i Magneto del caso. La caratterizzazione stilistica e psicologica dei personaggi, anche i soli scagnozzi, sono entusiasmanti, e si fatica a credere che personalità così ben riuscite, tra le più belle che si possano leggere, siano tutte racchiuse in un unico titolo, per quanto vasto come quello dell’Ala d’acciaio. Pensiamo al Joker e alla sua Harley Queen, o al Pinguino, all’Enigmista, ad Harvey Dent (aka Due Facce), a Poison Ivy o allo Spaventapasseri. E questi sono solo tra i più famosi, resi mainstream anche grazie alle numerose pellicole che hanno visto Batman protagonista fin dagli anni ’40.
Pensiamo ai comprimari: Robin, almeno uno dei tre si salva, Alfred, incommensurabile, Catwoman, straordinaria. Ognuno dei sopracitati meriterebbe una sua serie personale, e infatti alcuni ce l’hanno.
Ci sarebbe da aprire un capitolo soltanto per la serie tv di metà anni ’60, GOSH!
Invece chiudiamo così, lasciando l’acquolina in bocca e, speriamo, la voglia di andare a sfogliare un The Killing Joke, o un Batman R.I.P. o perché no, un Arkham Asylum.
Alla prossima stagione!
Nicolò Laporini nasce a Pontremoli nel 1992. Diplomatosi come ragioniere programmatore, sceglie di non intraprendere una vita di scartoffie e fatture ma di provare a seguire le sue più grandi passioni: il disegno e l'amore per il fumetto. Si iscrive alla Scuola Internazionale di Comics Di Reggio Emilia e al secondo anno di fumetto inizia a seguire anche il corso di colorazione digitale. Ha colorato il 7° numero della fanzine del Fan Club Ufficiale di Dylan Dog e il 2° numero di Black Block, autoproduzione Damage Comix. Attualmente frequenta il terzo e ultimo anno del corso di fumetto.
Stefano Sergiampietri disegna da quando ha memoria, frequenta poi la Scuola Internazionale di Comics di Firenze nei corsi di fumetto e illustrazione. La gente dice che sorride poco e che è alla ricerca continua di uno stile personale tra pittura, inchiostrazione e graffiti.
Jacopo Vanni, classe 1990, si diploma al liceo artistico di La Spezia nel 2009 e frequenta l Accademia di Belle Arti di Carrara all'indirizzo di arti multimediali. Nel 2012 muove i primi passi nel mondo dei comics grazie a un corso di fumetto gestito da Michele Bertilorenzi. A marzo dell'anno seguente entra a far parte del gruppo Damage Comix con il quale realizza il suo primo albo “The Day Of The PowerMarshall” esordendo a Lucca Comics 2013.
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