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C4 Classifica: 10 must read degli anni ’90

C4 CLASSIFICA – I COMICS DEGLI ANNI ’90

Per diversi anni faceva figo parlare male dei comics degli anni ’90: guai a menzionare la parola “clone” in un fumetto di Spider-Man! Con i detrattori di Liefeld (me compreso) ci si poteva riempire gli stadi. Chiusero tutte le serie 2099 per scarse vendite, etc.

Invece oggi, quasi due decadi dopo, gli anni ’90 sono più vivi che mai, i cloni sono tornati alla grande con tanto di una nuova serie dedicata al Ragno Rosso, anche il 2099 è tornato, con una nuova serie per Miguel O’Hara, lo Spider-Man del futuro. Per non parlare dei personaggi nati dalla matita di Liefeld: Cable e Deadpool, entrambi protagonisti di una serie personale, quest’ultimo poi è uno dei comics della Marvel più venduto.
Così mi sono chiesto quali fossero le 10 cose che sono state fondamentali negli anni ’90.

10. L’uomo Ragno 2099 di Peter David e Rick Leonardi

Dimenticate un futuro roseo in cui regna l’uguaglianza sociale, l’ambiente è rispettato e le guerre sono solo un lontano ricordo. Spider-Man 2099 è un fumetto distopico nel più radicato dei modi. Il mondo è governato dalle multinazionali, la Terra è irrimediabilmente inquinata, migliaia di persone vivono in uno stato di degrado e fame e l’opinione pubblica è rigidamente controllata. Il tutto ambientato una New York fortemente ispirata a Blade Runner e alla coltura cyberpunk. É questo il mondo in cui vive lo Spider-Man del futuro, un eroe solo, perché l’era degli super eroi è ormai finita, che combatte contro le ingiustizie del suo tempo.

9. Gli Incredibili X-Men di Chris Claremont e Jim Lee

Il fumetto best seller degli anni ’90 è senza ombra di dubbio “Uncanny X-Men”. Soprattutto grazie alle eccezionali avventure realizzate dal duo Chris Claremont e Jim Lee. Entrambi a modo loro hanno cambiato il modo di narrare i comics. Il primo apportando sempre di più elementi si soap opera e realizzando cicli di storie ad ampio respiro che a volte si risolvono anche dopo anni. Il secondo, conferendo agli eroi sulle pagine una dinamicità e una voglia di rompere gli schemi rivoluzionaria. È con Jim Lee che si vedono le prime tavole a tre o a quattro ante o tavole lette in verticale ed eroi che straripano dalle vignette, come se volessero uscire dal fumetto. La loro collaborazione raggiunge il climax con la saga “Magneto Trionfante”, dopo la quale X-Chris lascia la testa per divergenze con la direzione.

8. The Crow di James O’Barr

Per un’intera generazione di ragazzi, il Corvo è stato un vero è proprio manifesto gotico. Il successo di pubblico e critica avuto dalla creatura di James O’Barr è stato grandissimo e perdura negli anni. The Crow è un’entità sovrannaturale dalle fattezze di un corvo che riporta in vita persone uccise violentemente, in modo che si possano poi vendicare dei loro assassini. Dal primo ciclo di storie realizzate dal creatore stesso del personaggio, ne è nato un film che è divenuto cult in pochissimo tempo, anche purtroppo a causa della tragica sorte avuta dall’attore protagonista Brendon Lee, ucciso sul set durante le riprese.

7. Arma X di Barry Windsor Smith

Wolverine, Logan, è l’X-Man più famoso e amato dai lettori. Nei primi anni ’90 le sue origini erano un mistero. I suoi ricordi erano confusi e plagiati da sevizie e soprusi che il governo canadese ha inflitto al mutante. In “Arma X”, scritto, disegnato e colorato dall’artista britannico Barry Windsor Smith, per la prima volta si racconta come l’adamantio sia stato unito allo scheletro di Wolverine. Il fumetto non è speciale solo per quello che svela sul passato del mutante canadese ma soprattutto per come lo fa: lo stile europeo di Windsor Smith è crudo, gotico e ultra violento. Elementi rari o del tutto assenti nei comics della Marvel. Wolverine è una bestia fuori controllo che taglia, squarta e decapita corpi. Le tavole sembrano essere quasi bagnate del sangue delle vittime di Wolverine. Vittime per le quali nessuno prova pietà perché il lettore è stato testimone dei terribili esperimenti inferti al corpo e alla mente di Logan.

 6. JLA di Grant Morrison

Con l’avvento dell’era NEW52 in casa DC siamo abituati a conoscere il gruppo Justice League composto dagli eroi più famosi e potenti della casa editrice. Negli anni ’90 non era così. Nella Justice League America militavano molti eroi diversi e a volte semi sconosciuti, l’unico perno fermo era il mutoforma Martian Manhunter. Morrison decide di dare una svolta alla serie, che viene chiusa e riaperta con uno sfavillante nuovo gruppo costituito appunto dagli eroi più potenti del DCU: Superman, Aquaman, Batman, Flash, Martian Manhunter, Batman, Lanterna Verde e Wonder Woman. In realtà quello di Morrison non è altro che un ritorno alle radici della serie, nata proprio per narrare le storie in gruppo degli eroi più conosciuti ai fan.

 5. La Morte di Superman  di Dan Jurgens 

La morte di Superman è stata un evento eclatante, è ancora vivido il ricordo del giorno in cui addirittura il TG1 parlava della dipartita dell’Uomo d’Acciaio. Non è che prima di Superman i supereroi non morissero, il capostipite è stato, suo malgrado, Barry “The Flash” Allen sacrificatosi in “Crisi su Terre Infinite“. La morte di Superman invece ha dato il via a una moda che pian piano ha rinnovato tanti super eroi che vivevano più o meno le stesse avventure da anni. Quindi troviamo Hal “Lanterna Verde” Jordan rimpiazzato da un nuovo personaggio fresco e accattivante, Batman sconfitto e spezzato nel corpo e nell’animo che cede la cappa a un nuovo crociato incappucciato e L’Uomo Ragno che si ritira dalla lotta al crimine per fare spazio a suo fratello/clone Ben Reilly . La saga della morte e resurrezione di Superman non è solo importante per gli eventi che ha scatenato, ma anche perché è semplicemente bella e avvincente da leggere. Superman è praticamente invulnerabile e indistruttibile, si trova ad affrontare una creatura che però è inarrestabile: Doomsday è un mostro votato solo alla distruzione e all’omicidio. Annienta senza problemi l’intera Justice League of America lasciando Superman solo e unico baluardo a tenergli testa. Superman non può sopravvivere allo scontro, la bestia è troppo potente e veloce, ciononostante lo affronta in uno scontro disperato e muore nell’intento. Il mondo interno è in lutto per la sua perdita, ma all’orizzonte già si vedono arrivare quattro persone che dicono di essere il vero Superman.

4. L’Incredibile Hulk di Peter David

Prima dello scrittore statunitense Peter David, le storie dell’Incredibile Hulk si ripetevano sempre, come un mantra: Bruce se ne va in giro per l’America, cerca di stare lontano dai guai, ma sono sempre i guai a trovarlo. Quindi si arrabbia, diventa verde, spacca tutto e con uno zompo incredibile esce di scena, ritrovandosi seminudo e svenuto da un’altra parte. David rompe questo ciclo dando vita a un personaggio completamente nuovo. Ispirandosi alla psicoanalisi di Freud, spiega che in realtà Bruce ha tre diverse personalità: l’Hulk verde corrisponde all’ES freudiano, l’Hulk Grigio al Super Io e Robert Bruce Banner all’ Io. Ogni volta che Bruce si trova sotto stress, queste tre personalità entrano in conflitto.  Ora però, grazie all’intervento dello psicologo gamma-radiato Leonard Sanson queste tre diverse entità si fondono in una singola. Bruce si trasforma in un Hulk ancora più grande, ma stavolta con l’intelligenza di Banner e il cinismo di Joe Fixit (l’Hulk Grigio).Grazie a questo nuovo Hulk, David affronta argomenti nuovi e attuali, come l’AIDS, la pena di morte, il maltrattamento dei minori, la crisi in Medio Oriente, etc. Per chi non avesse mai letto questo ciclo del Gigante di Giada lo consiglio caldamente.

3. Kingdom Come

“Venga il tuo Regno” è per eccellenza una delle migliori saghe mai realizzate dalla casa editrice  DC Comics. Scritta e disegnata rispettivamente da Mark Waid e Alex Ross, la storia è ambientata in un futuro ipotetico del DCU, quello che è solitamente chiamato “Elseworlds”. In questo Mondo la vecchia guardia di supereroi si è ritirata lasciando briglia sciolta a una nuova generazione di ragazzi violenti e senza alcun riguardo per gli innocenti coinvolti negli scontri. Come lo era già stato per “Marvels” della Casa delle Idee, punto di forza di questa saga sono sicuramente gli eccezionali dipinti di Alex Ross ma ancor di più la storia, che diversamente dal solito, è narrata dal punto di vista di una persona normale, senza superpoteri. Mettendo in risalto di come la popolazione si senta completamente in balia dei capricci dei metaumani con superpoteri, un po’ come lo erano gli eroi degli antichi poemi greci, assoggettati agli umori degli dei.

2. Marvels

La domanda cui risponde la saga “Marvels” è: come vedono le persone normali i supereroi? Infatti, il capolavoro di arte sequenziale realizzato da Kurt Busiek e Alex Ross, vede come protagonista un fotografo del Daily Bugle, un quotidiano immaginario di New York. Dall’”occhio “ della sua macchina fotografica, lo spettatore finale, cioè noi, possiamo vivere le emozioni e i turbamenti degli inermi testimoni agli scontri e alle battaglie tra gli esseri con superpoteri. Corriamo per aver salva la vita quando Namor, il principe di Atlantide, sommerge l’isola di Manhattan con un’onda anomala alta decine e decine di metri, preghiamo per la salvezza quando Galactus, il divoratore di Mondi, si erge a mezz’aria tra i palazzi di New York intento a distruggere il Mondo Intero, piangiamo quando il Folletto Verde, Goblin. uccide una dolcissima ragazza lanciandola dal ponte di Brooklyn. Marvels riesce grazie ai dipinti di Ross e alla trama di Busiek a immergerci nel mondo delle Meraviglie del Marvel Universe.

 1. The Sandman

Prima di “Sogno di una notte di mezz’estate” dell’autore inglese Neil Gaiman, i comics non erano nemmeno presi in considerazione nei contest a premi per miglior romanzi o racconti. Le storie narrate da Gaiman in “The Sandman” invece non si potevano ignorare, tanto che vinse il “World Fantasy Award”, premio mai conferito prima do allora a un fumetto. Sandman è un connubio di ambientazioni gothic, fantasia lasciata a briglia sciolta e pura poesia. Il protagonista della serie ha tantissimi nomi: Sandman, Morfeo, Plasmatore, il più comune è Sogno. Insieme ai suoi fratelli: Desiderio, Delirio, Morte, Distruzione e Destino, sono l’incarnazione antropomorfa dei loro concetti. La collana “Sandman” è un must have per chiunque ami la buona lettura.

 

FUORI CLASSIFICA. EUROPA

Attore speciale degli anni ’90 è stato l’iniziativa tutta italiana di creare dei supereroi europei appartenenti al Marvel Universe ufficiale. Precisamente nel 1996 la casa editrice Marvel Italia pubblica una miniserie di cinque numeri che racconta le vicende di due gruppi di supereroi: Euroforce e Gemini.
La prima realizzata da un team di artisti spagnoli: Xavier Marturet e Paco Diaz. Ambientata in Spagna.
La seconda creata da un team di artisti italiani: Francesco Meo, Giorgio Lavagna e Fabrizio Ugolini. Ambientata in Italia. Purtroppo il fumetto non ebbe un sequel e da allora, di eroi italiani operativi in Italia non se ne sono più visti. Ma chissà! Con l’attuale rinascimento di artisti italiani attivi sia per la Marvel e la DC, forse uno spiraglio di speranza c’è.

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