Per la prima volta dei fumetti sono entrati a far parte della collezione permanente della National Gallery of Art di Washington.
Si tratta di 176 fumetti underground pubblicati tra il 1964 e il 1977. La collezione è stata donata dagli storici dell’arte Abigail e William Gerdts e fornisce un’istantanea della cultura underground degli anni ’60 e ’70, epoca in cui queste pubblicazioni nacquero in risposta alle restrizioni poste dalla Comics Code Authority sulla rappresentazione di violenza, sesso e droghe. L’arco della collezione si estende dai primi numeri di Zap Comix (rivista fondata da Robert Crumb nel 1967) fino ad Arcade: The Comics Revue (fondata da Art Spiegelman e Bill Griffith nel 1975).
Secondo quanto dichiarato al Washington Post da Judith Brodie, curatrice della sezione stampe e disegni moderni del museo, si tratta di opere che hanno influenzato il lavoro di importanti artisti moderni quali Roy Lichtenstein e Andy Warhol. Brodie ha spiegato così la scelta:
Tutti loro traevano ispirazione dal mondo dei cartoni e dei fumetti. Sembra logico che volessimo che anche queste forme d’arte fossero rappresentate. È un modo per incrementare la nostra collezione.
Ha poi aggiunto:
Nel ventesimo secolo l’interazione tra la cultura alta e la cultura popolare è evidente e una grossa parte dell’arte alta si è nutrita di quanto accadeva nella cultura popolare.
Fonte: WashingtonPost
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