Saturno conto la Terra: l’alba della sci-fi a fumetti

Una tavola della prima edizione di Saturno contro la Terra appartenente alla collezione di Claudio Gioda
Chi sono quegli strambi tizi con la cresta che appaiono sulla copertina dell’Almanacco del Mistero 2015 appena uscito in edicola? La risposta viene da molto lontano, da un epoca in cui il fumetto era ancora un neonato. Era infatti il dicembre del 1936 quando “Saturno contro la Terra” apparve per la prima volta nelle edicole.
La storia (nata da un’idea di Cesare Zavattini e poi sceneggiata da Federico Pedrocchi e disegnata da Giovanni Scolari) inizia con l’atterraggio di un’astronave sulla Terra. Da essa escono degli strani alieni colorati dotati di cresta: sono i Saturniani, guidati dallo spietato e dispotico Rebo. Il loro scopo è conquistare la Terra, ma un inventore italiano, il Prof.Marcus, aiutato dal giovane Ciro cercherà di impedirglielo grazie al suo ingegno e alle sue invenzioni avveneristiche. I due eroi affronteranno mille avventure: viaggeranno nello spazio per mezzo di una nave spaziale da loro costruita, verranno traditi dal perfido Leducq, incontreranno principesse aliene e conosceranno nuovi popoli. A causa della guerra, la pubblicazione dei sette episodi della serie fu piuttosto travagliata: nell’arco di dieci anni i vari episodi furono ospitati sugli albi dei Tre Porcellini, Paperino , Topolino e sugli Albi Avventura dell’API.
Benchè un lettore moderno possa vederla come una storia molto semplice ed ingenua, i disegni di Scolari riescono ancora ad affascinare per la fantasia con cui i macchinari avveniristici e paesaggi alieni sono illustrati. Inoltre è una lettura molto interessante per capire come si è evoluto il fumetto nel tempo, infatti “Saturno contro la Terra” è una vera e propria pietra miliare della storia del fumetto italiano: fu il primo fumetto fantascientifico italiano e nel 1940 fu addirittura pubblicato negli USA sulla rivista Future Comics.

Il temibile Rebo reinterpretato dalla Disney
L’importanza di quest’opera nella storia del fumetto italiano è tale che, ben prima che la Bonelli la citasse nel suo Almanacco del Mistero, svariate riviste hanno ripubblicato le storie dei Saturniani e diversi autori hanno omaggiato quest’opera. Nel 1960 tocca a Paperino ostacolare le aspirazioni di conquista di Rebo nella storia “Paperino e il razzo interplanetario”, pubblicata sul numero 230 di Topolino. E 35 anni dopo è sempre Paperino a dover fermare una nuova invasione nel trittico costituito da “Paperino e il ritorno di Rebo”, “Alla ricerca del papero virtuale” e “Paperino e l’invasione di Giove”. Non solo la Disney si interessò all’opera: la rivista Linus ripubblicò l’intera opera nel suo almanacco annuale del 1969; Comic Art ripropose il primo episodio nel n.116 del giugno 1994, omaggiando l’opera con una copertina disegnata da Magnus e, infine, nell’ottobre del 2009 sul volume della serie 100 anni di fumetto italiano dedicata a Nathan Never venne proposto un estratto del quarto numero.