Buon pomeriggio a tutti :), oggi completiamo la spiegazione di come si realizza un viso, parlando del suo disegno a seconda delle età dei personaggi.
Il viso è uno degli elementi del corpo più in vista: indipendentemente dall’abbigliamento del personaggio, il viso è la parte che si vede quasi sempre (a meno di alcuni design), quindi è un ottimo mezzo per indicare l’età e il sesso del personaggio.
Come vedete nelle immagini le età hanno fasce molto elastiche: sono regole estremamente generali, su cui può influire l’ambiente, lo stile di vita, ma anche (in ambito di disegno) il background del personaggio e la sua indole.
NEONATI E BAMBINI
I bambini molto piccoli e i neonati hanno la testa rotonda e il viso cicciotto, perché i muscoli non sono ancora del tutto formati. Le orecchie sono molto grandi in proporzione alla testa, il mento e il collo sono tozzi; la fronte è alta e l’attaccatura dei capelli, che sono in crescita, è quasi sulla cima della testa. Il naso è piccolo e rotondo.
Gli occhi, come le orecchie, sono in proporzione molto grandi e rotondi (nel manga si accentua questo effetto, tranne che se si vuole mantenere un tratto più realistico).
Gli occhi grandi danno una nota innocente al volto.
ADOLESCENTI E ADULTI (fino ai 30 anni)
La forma del volto tende all’ovale e i tratti sono molto definiti, specie la linea del mento e della mascella e la forma del naso per i ragazzi. Gli occhi sono ancora abbastanza grandi (per accentuare l’età non ancora adulta). Se si vuole dare ad un personaggio di quest’età un volto più dolce e/o infantile, si può rendere più tonda la forma del viso.
Il viso negli adulti è tendenzialmente ovale, ma può avere variazioni a seconda della caratterizzazione (che sia grasso o magro, muscoloso o che abbia tratti accentuati). Il naso è ben definito sia nelle donne che negli uomini, che tendono ad averlo più grande, e lo stesso vale per la linea della mascella; gli occhi hanno una forma meno rotonda e più simile al taglio naturale.
ADULTI (dai 40 anni in su) E ANZIANI
È bene tenere sempre a mente la differenza di dettagli che ci sono tra un giovane adulto e un adulto come potrebbe essere un padre di famiglia: in pochi anni il viso muta per l’età ed è bene evidenziare la cosa, per rendere più caratterizzato un personaggio.
Attorno ai 40 iniziano a vedersi i segni dell’età, che consistono semplicemente nella perdita di elasticità della pelle che resta “nella forma” assunta durante i movimenti delle espressioni. Badate bene di essere parsimoniosi, e concentratevi con singole linee nei punti più incisivi (quelli cioè che “strizziamo” di più parlando e muovendo la faccia), gli angoli della e la parte interna tra occhio e naso (la zona delle “borse”).
Quando si parla di anziani di parla di “rughe” innanzitutto. L’aggiunta delle rughe va a seconda dell’età avanzata (più rughe, più anni), ma ci sono regole per evitare che dall’effetto ruga si passi all’effetto “cartapecora“.
Bisogna innanzitutto ricordare che le rughe sono il conseguente effetto della perdita di elasticità della pelle e di tono muscolare; la forma del viso tende ad essere più squadrata, perché perdendo tono guance e mento “cadono” verso il basso, allo stesso modo le orecchie e il naso nella parte finale sono più grandi perché, essendo parti morbide, subiscono “il peso della gravità”. Le rughe e le pieghe della pelle più evidenti, che elenchiamo qui sotto, possono essere arricchite guardando immagini realistiche di persone anziane, che danno i dettagli delle “microrughe” (pieghe successive che si formano con l’età sulla pelle non più elastica che continua a lavorare).
Gli occhi appaiono più stretti perché le palpebre (anche queste parte morbida) diventano cascanti e appaiono più grandi.
Le borse sotto gli occhi sono un elemento evidente dell’età e si tracciano con una sola linea (più linee una sotto all’altra simulano le occhiaie da stanchezza).
Le cosiddette “zampe di gallina” ai lati degli occhi (il segno dell’espressività dell’occhio) sono solo esterne e sono al massimo tre, perché tre sono le fasce muscolari che agiscono in quel punto e piegano la pelle.
Attorno alle ali del naso e alle labbra si formano delle rughe estremamente marcate; è bene tracciare una sola linea per lato e, per rendere il personaggio più rugoso, aumentarne la lunghezza, che il numero (altrimenti l’effetto sarà da branchia di squalo). Si può anche segnare l’interno delle guance evidenziando lo zigomo e la perdita di massa muscolare.
La fronte ha le “rughe d’espressione” per eccellenza. Come per le zampe di gallina, di norma sono solo tre come le fasce muscolari che agiscono in quel punto e che le generano; per renderle più gradevoli si possono tracciare come una linea spezzata e mai perfettamente dritta.
Il collo negli anziani è tozzo e corto come nei bambini ma per via della postura che spesso assumono, data dai dolori dell’età: le spalle si incurvano, quindi la testa appare lievemente incassata nelle spalle.
Il viso è forse uno degli elementi più caratterizzanti dello stile di un disegnatore, poiché ognuno rende in modo diverso ciò che per lui rappresenta l’infanzia, una persona anziana o una persona femminile nei tratti del volto.
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