C4Comic: Ciao Stefano, grazie della disponibilità e benvenuto su C4Comic. Visto che non vorrei tralasciare nulla, lascio a te il compito di presentarti.
Stefano: Ciao e grazie a voi per l’intervista. Mi presento, in due righe: lavoro nel mondo del fumetto da più di 10 anni e sino ad ora ho collaborato con alcune delle case Editrici più importanti al mondo: Dc Comics, Marvel, Sergio Bonelli, Becco Giallo, e altre minori, ma per il mio percorso non meno importanti. Da quando ha aperto la scuola Internazionale di Comics a Reggio Emilia sono diventato anche insegnante.
C4Comic: Come nasce la tua passione per il disegno ?
Stefano: Nasce molti anni fa, quando facevo la quinta elementare. Ho fatto il mio primo fumetto proprio in quell’anno, e non ne avevo nemmeno mai letto uno…credo fosse una cosa che sentivo dentro, quella del raccontare storie per immagine E DA LI’ CREDO SIA PARTITO TUTTO.
Stefano: Le differenze sono molte a partire dalla sceneggiatura: quelle su cui ho lavorato io avevano differenze sostanziali, non tanto dovute al mercato, ma più che altro allo stile dello sceneggiatore. Anche questa è una delle cose belle di questo mestiere: poter lavorare con persone diverse che approcciano lo stesso lavoro in modi a volte completamente differenti. Passando al lavoro in se, un’altra grande differenza è l’impaginazione delle tavole e le tempistiche di lavoro. Quando si è su un progetto Marvel o Dc i tempi di consegna quasi sempre sono abbastanza ristretti, si parla di una ventina di tavole (corrispondente ad un volume americano) da fare in un mese, mentre per quello Italiano e Francese i tempi sono molto più dilatati.
Ho iniziato la collaborazione con la Dc e la Marvel grazie a Fabio D’auria, che pur non conoscendomi di persona aveva visto i miei lavori per Detective Dante e mi disse che il mio stile poteva piacere alla Vertigo; e che lui era in studio con Camuncoli che lavorava già da tempo per loro. Dopo nemmeno due giorni Fabio mi scrisse che a Will Dennis erano piaciute le mie tavole e di contattarlo. Così dal giorno alla notte, bam! mi ritrovai a parlare con Camuncoli, che nel frattempo ero andato a conoscere in studio e a scrivere a Will tramite mail…
C4Comic: Potresti spiegarci in cosa consiste il tuo lavoro di finisher ?
Stefano: Ti ringrazio per la domanda, è una cosa a cui tengo particolarmente. La figura di Finisher è molto poco conosciuta in Italia, mentre è riconosciuto parte integrande del processo lavorativo americano. Si tratta di proseguire dei layout di qualcun’altro e fare le chine. È un ruolo non semplice, perché si deve essere molto in sintonia con il matitista, sia come modo di vedere il lavoro sia come stile perché le due matite si devono “fondere” in un unico lavoro mantenendo però, a lavoro finito, lo stile di entrambi. Quindi credo si possa dire che sia un ruolo “ibrido” tra un matitista e un inchiostratore.
C4Comic: Come si svolge il tuo processo creativo e quali sono state i principali disegnatori che ti hanno influenzato ?
Stefano: Non ho un processo creativo standard che utilizzo tutte le volte, ci sono giorni che ho bisogno di guardarmi un film mentre inizio a lavorare, altri che preferisco solo un certo tipo di musica e altri ancora che ho bisogno del silenzio assoluto; non so, probabilmente va di pari passo con l’umore della giornata. In tutti i casi comunque, parto da un layout veloce per poi passare direttamente alla tavola, niente bozze, schizzi, o ricostruzione delle vignette; vado direttamente sulla tavola. Mi piace che sia sporca, che abbia passaggi di matite corrette, che mi da l’idea che sia più viva e meno fredda☺
Come disegnatori di riferimento ne ho vari, ma direi che ce ne sono alcuni che restano sempre li, intoccabili: Mignola, Miller, Breccia, Risso…e potrei continuare…
C4Comic: Sei docente presso la Scuola Internazione di Comics di Reggio Emilia. Di cosa ti occupi principalmente? Hai intrapreso anche tu studi presso una scuola ? Quale consiglio daresti ai giovani che vogliono intraprendere questa carriera ?
Stefano: A scuola mi occupo di due corsi: quello di “fumetto 1” rivolto agli studenti del primo anno, in cui tratto disegno dal vero, studio delle ombre, delle ambientazioni e dei drappeggi, mentre per il secondo anno faccio studio delle chine, quindi inchiostrazione, ed esercizi volti a conoscere meglio gli strumenti del lavoro, per dare modo ad ognuno di individuare quelli più efficaci per sè.
Nel lontano 1995 ho frequentato anch’io una scuola di comics: la Nuova Eloisa di Bologna. Era di un solo anno, quindi più che altro si approcciava la materia, però all’epoca c’era quella e sono contento di averla fatta, perché mi insegnarono comunque contenuti molto importanti che tutt’ora dico ai miei studenti.
Il consiglio che mi sento di dare sempre a chi mi chiede come può fare questo mestiere è uno: Sii capace di seguire i tuoi sogni, e di affrontare tutti i sacrifici che questo comporta. Il resto verrà da se.
C4Comic: Qual è stata per te la sfida più difficile ?
Stefano: Quella che mi aspetta appena superata l’ultima. Quindi, in un qualche modo, all’inizio lo sono un pò tutte: ho sempre il timore di sbagliare qualcosa, ma per fortuna dopo qualche pagina questo passa. Sapendo che però poi tornerà con l’inizio di un nuovo lavoro.
C4Comic: Vi sono nuovi progetti in cantiere ?
Stefano: Si, più di uno. Quello che posso dirti ora è che mi mancano poche tavole poi avrò finito il mio primo lavoro in Bonelli, che per me è veramente un sogno che si realizza. Se pensi che in studio ho una lettera firmata da Sergio Bonelli del 1994 dove mi dice di continuare e mandargli altri lavori e ora al suo fianco c’è quella del contratto del mio primo lavoro per loro..capisci che di più non posso chiedere.
C4Comic: Siamo giunti alle domande ultime domande, qual è il tuo fumetto preferito?
Stefano: Non ce né solo uno, ne avrei un elenco, mi limito ad alcuni: Akira, L’Eternauta, Mort Cinder, Maus, Killing (anche se non è proprio un fumetto), Tre ombre, Verso una nobile morte, e tanti altri.
C4Comic: Quale consiglio daresti a un aspirante fumettista?
Stefano: Quello che dicevo prima: essere testardo nel seguire i propri sogni, crederci, credere in se stessi ed essere pronti ad affrontare tutti i sacrifici che questo mestiere richiede.
C4Comic: Concludo con l’ultima domanda di rito di C4Comic: qual è la tua Kryptonite?
Stefano: Mia Moglie☺
C4Comic ringrazia Stefano Landini per la disponibilità e la gentilezza concessa.
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