Le mani sono una delle parti del corpo più complesse: prendono oggetti, si aprono, si chiudono, sono utilizzate per gesti e per centinaia di altre azioni, che con la loro struttura le rendono assai difficili da disegnare.
Oggi parleremo di come creare la base migliore per le mani. Ricordatevi di non smettervi mai di allenarvi col disegnare le mani, copiate foto e disegni e allenatevi costantemente.
La forma della mano è progettata per, principalmente, afferrare oggetti; dato che è una delle attività che facciamo più frequentemente, anche solo come posa d’abitudine, lo schema della mano (a meno che il personaggio disegnato non sia eccessivamente piccolo) va sempre fatto indipendentemente dalla complessità del disegno, per avere ben chiaro la loro posizione e renderle naturali.
Tutte le dita, eccetto il pollice, sono formate da tre falangi corrispondenti a tre articolazioni; le loro differenze stanno nella lunghezza: per facilitarvi il lavoro potete iniziare a disegnare il medio, che è il più lungo, e andare in sequenza con indice, anulare e mignolo. Il pollice ha solo due falangi; la giuntura principale si trova a metà del palmo.
Una volta tracciato lo schema sarà sufficiente seguirlo per tracciare la carne che ricopre il palmo e le dita; ricordatevi che le dita in cima sono rotonde.
È importantissimo ricordarsi i movimenti delle dita, per capire la forma che assumerà la mano in diverse situazioni.
Indice, medio, anulare e mignolo si piegano su loro stesse ad ogni articolazione fino a ripiegarsi completamente (infatti il loro compito è “avvolgere” gli oggetti per fare presa). I movimenti del pollice sono circolari (ruota su se stesso sull’articolazione che lo lega al palmo) e sull’interno del palmo (va dalla sua posizione verso il mignolo, per “chiudere” il palmo sugli oggetti).
Se si stende completamente la mano le dita tendono a curvarsi leggermente all’indietro per via dei tendini, ma state attenti a non esagerare.
Proprio come le mani, i piedi sono una parte in proporzione abbastanza piccola del corpo, perciò se il vostro personaggio nel disegno non lo permette potete non disegnare lo schema: in tutti gli altri casi è bene farlo, anche se il piede poi è chiuso nella scarpa. Ricordate, infatti, che le scarpe sono sagomate sulla forma del piede e si piegano seguendone i movimenti, come gli abiti sul corpo.
Per i piedi si disegna innanzitutto la caviglia, articolazione che sostiene tutto il peso del corpo proprio grazie ai piedi e che lega i movimenti di gambe e piedi.
Il tallone (o più giustamente calcagno) si può stilizzare con un cilindro molto tozzo. Da esso il corpo del piede, che traccerete come un parallelepipedo, arriva a terra e da lì partono le dita, che poggiano al pavimento.
Le dita dei piedi hanno tre falangi ad esclusione dell’alluce, che corrisponde al pollice della mano; allo stesso modo della mano la prima articolazione è parte integrante del piede (le dita sono distinte dal piede a partire dalla seconda falange).
A meno di un’illustrazione a tema difficilmente realizzerete dei piedi nudi; in seguito con i vestiti vedremo anche le scarpe e come disegnarle attorno al piede, nel frattempo potete esercitarvi a realizzare pose complete, dalla testa (appunto) ai piedi ;).
Ci vedremo alla prossima lezione!
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