Le mode esistono anche nei film. Ce lo ha insegnato Hollywood, i nostri genitori si sono dovuti sorbire un’infinità di Kolossal ispirati alla Bibbia, poi è stato il momento dei film catastrofici e poi ancora del superpolizzioto negli action movie. Questo è il momento d’oro dei supereroi, che probabilmente finirà quando il pubblico non sarà più interessato al genere.
Tsujihara, il CEO della Warner Bros. è convinto invece, che il grande pubblico voglia ancora vedere film sui supereroi e ha dichiarato in una conferenza stampa della Morgan Stanley Technology, Media & Telecom che
La chiave è che i film, le serie TV e i videogame devono avere tutti un aspetto molto differente… Devi essere nella condizione di avere un vantaggio dalla diversità dei personaggi.
E questo ci sembra più che giusto, basta guardare un attimo ai film della Marvel. Sono tutti catalogati nella categoria “Film su Supereroi” ma se si considerano bene, c’è Capitan America: Il primo Vendicatore che è un film di guerra, il secondo, invece, Capitan America: Il soldato d’inverno è una spy story. Poi Thor è di genere fantasy, mentre i Guardiani della Galassia sono una space opera, sulla falsa riga di Guerre Stellari. Metterli tutti nello stesso calderone, sarebbe un po’ come dire che Cop Land e Scuola di Polizia sono dello steso genere, perché i protagonisti sono dei poliziotti.
Il CEO aggiunge che
Il franchise diventa sempre più prezioso perché non devi spiegare al consumatore cos’è “Batman v Superman.”
Però il commento più interessante di Tsujihara è stato:
Il mondo della DC è molto differente. È immerso nel realismo ed è più audace rispetto a quello dei film Marvel.
Non so quanto questa affermazione possa essere considerata corretta. Chi legge i comics di entrambe le case editrici, Marvel e DC, sa bene che il successo planetario della Casa delle Idee è stato soprattutto grazie all’approccio realistico alle storie. Spider-Man volteggia tra i grattacieli di New York e non in una città inventata di sana pianta come Metropolis. I temi introdotti fin da subito da Stan Lee, come i problemi del bullismo a scuola, i litigi con i genitori o i problemi finanziari, hanno permesso ai lettori di identificarsi immediatamente con gli eroi di cui stavano leggendo le storie.
Forse l’affermazione del CEO Warner potrebbe essere più vera se consideriamo solo i film. Ma questo non spiegherebbe il motivo per cui i Marvel Studios stanno avendo un imperturbabile successo da anni, mentre la DC/Warner arranca alle sue spalle proponendo uno reebot dopo l’altro.
Fonte: Bleedingcool
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