Nel 1989 nasceva la rivista Splatter, un curioso ibrido tra la testata bonelliana Dylan Dog e la rivista americana cinematografica Fangoria. Unendo la tematica horror a quella di attualità con rubriche a tema, la cosiddetta “rivista proibita” pubblicava in edicola brevi storie a fumetti, accogliendo presto il plauso del pubblico italiano.
Perché venne soprannominata la “rivista proibita”? A soli tre anni dall’apertura, avvenne un’interrogazione parlamentare che coinvolse tutte le forze politiche costringendo la rivista a chiudere, poiché venne ritenuto sconveniente che un giornale fruibile anche da minorenni trattasse di macabre uccisioni e violenza spinta.
Nel 2014 la rivista tornò di nuovo in edicola, grazie alla determinazione dei due autori Paolo Di Orazio, Paolo Altibrandi e gli altri collaboratori della testata. In occasione della rinascita di Splatter, il network indipendente Moveorama ha deciso di produrre un documentario, dove verranno intervistati i fondatori e gli autori che hanno collaborato con la rivista sul tema della censura e della mutazione della sensibilità del pubblico di oggi.
E’ stata indetta una campagna di crowfunding per finanziare il progetto, mentre Marco Soldi (collaboratore di Sergio Bonelli Editore) si occuperà della locandina ufficiale.
Fonte: comunicato stampa. Immagini tratte da Splatter Comics e blog di Francesco De Stena.
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