[Esclusiva] C4 Chiacchiere con… Pasquale Qualano
Nato a Torre del Greco nel 1974 da una famiglia di artigiani impegnati nell’incisione, nella scultura e nell’antica arte presepiale napoletana, Pasquale Qualano ha mostrato di essere un artista poliedrico, capace di attraversare con il proprio stile le varie sfaccettature del mondo dell’immaginario, inserendo nelle sue opere il proprio bagaglio culturale.
C4C: Pasquale, benvenuto a C4Comic. L’esperienza dell’Istituto d’Arte e poi tanta gavetta. Sempre pronto a sperimentare e ad approcciarti a grandi maestri, come il salernitano Bruno Brindisi. Poi arrivano il GG Studio di Giuliano Monni e She-Hulk. L’impegno e la tenacia, infine, hanno ripagato?
Pasquale Qualano: Ciao e salve a tutti i lettori di C4Comic! Devo dire a questo punto di sì! Con grandi difficoltà, ho sempre messo il massimo impegno per imparare questo mestiere e tutt’ora sono sempre chino sul tavolo a lavorare e studiare. Mi fa piacere che hai citato il maestro Bruno Brindisi, dato che non ho potuto studiare presso una scuola di fumetto (e lo volevo fortemente), l’unico modo per approcciare ad una tavola era andare per fiere, chiedere consiglio e mostrare i miei lavori. Bruno è stato sempre molto disponibile e ogni suo suggerimento era per me fonte preziosa che ho fin da subito messo in pratica. Nel frattempo lavoravo nella bottega di famiglia di Arte Sacra e Presepiale e di tanto in tanto capitava qualche piccolo lavoro nel fumetto, sino a quando poi ebbi l’incontro con Giuliano Monni del GG Studio …qui iniziò la svolta! Giuliano notò in me la capacità di disegnare bene i corpi femminili, cosa a cui io non avevo mai fatto caso. Così con lui iniziai a collaborare e successivamente, dopo l’incontro con C.B. Cebulski, editor della Marvel, al primo ChesterQuest fatto in Italia a Mantova, lavorai su She-Hulk. Dopodiché passai alla serie di The One per il GG Studio, un fantasy che è stato distribuito in U.S.A. dalla Diamond.
C4C: Molti si approcciano al mondo del disegno attraverso scuole di fumetto e l’accademia. Che consigli daresti a un giovane artista che vuole perseguire il suo sogno nel 2015?
Pasquale Qualano: Di disegnare il più possibile. La dedizione e l’impegno, applicate al talento, permettono di raggiungere il traguardo più facilmente.
C4C: Quanto hanno influito i tuoi studi di scultore e le conoscenze tramandate in famiglia con il tuo approccio al mondo del fumetto?
Pasquale Qualano:Mi hanno aiutato molto nello studio dei rudimenti del disegno, dell’anatomia e del movimento del corpo umano, chiaramente continuo a studiare. Il bello di questo mestiere è che c’è sempre da imparare e c’è sempre qualcuno più bravo di te da cui attingere conoscenza.
C4C: Tante collaborazioni, dalla Moonstone alla Zenescope, The One con il GG Studio e, nel 2012, l’approdo all’Aspen Comics su SoulFire, del compianto Michael Turner, con Search for the light e Idolized, che ha riscosso un grande successo negli U.S.A., piazzandosi al 3° posto nella classifica di Graphic Policy nel 2012. Una grande soddisfazione per un’artista italiano. Puoi raccontarci come hai vissuto artisticamente l’impegno con questi importanti progetti?
Pasquale Qualano: Sempre con tanto impegno e cercando di divertirmi il più possibile lavorando. Ogni personaggio e ogni storia vengono sempre raccontati in modo diverso. Ci sono sempre nelle proprie tavole cose a cui dopo vorresti poter mettere mano di nuovo e migliorarle, ma credo che questo sia naturale. Approdare all’Aspen per me è stata una grande soddisfazione ed essere a lavoro su i personaggi del compianto Michael Turner è per me un grande onore.
C4C: Attualmente come valuti il mercato del fumetto americano, quello europeo e italiano? Anche alla luce dei cinecomics che stanno facendo avvicinare le nuove generazioni al fumetto cartaceo.
Pasquale Qualano: I cinecomics attirano lettori mordi e fuggi e pochi di loro credo diventino veri appassionati. Conosco tante persone che seguono solo e unicamente i cinecomics, appassionandosi tanto, ma non passando alla lettura dei fumetti. Come del resto i bambini, ad esempio, amano Spiderman come personaggio del film e dei videogiochi, acquistando merchandising, ma di certo pochissimi leggono il fumetto.
C4C: In Italia stai seguendo qualche pubblicazione in particolare, che ti ha colpito per la sceneggiatura e/o i disegni?
Pasquale Qualano: Trovo che Golem di Lorenzo Ceccotti sia straordinario e adoro lo stile di Mirka Andolfo, cara amica, tra l’altro. La lista è anche abbastanza lunga, quindi la chiudo qui. Ci sono davvero tante belle opere in giro adesso, il mercato ne ha davvero per tutti.
C4C: C’è un artista italiano con cui vorresti collaborare?
Pasquale Qualano: Certo che sì. Mi piacerebbe lavorare su di un progetto italiano, ma gli autori a cui aspiro sono tanti. In Italia ce ne sono molti con una marcia in più.
C4C: Sabato 28 marzo la suggestiva e caratteristica cornice del settecentesco Palazzo Genovese a Salerno ospiterà la tua Mostra Run Baby Run. Puoi esporci com’è nato questo progetto e lo sviluppo di questo interessante evento?
Pasquale Qualano: In una riunione alla Scuola Comix Ars, con il direttore Giuseppe Palmentieri, si pensava a qualcosa di diverso dalle altre mostre, interagendo col pubblico e con i miei allievi. Quindi ci saranno Workshop, Signing Sessions e Sketch Sessions. Sarò lì tutto il giorno dalle 10:00 alle 21:00, lieto d’accogliere chi vorrà venire a dare un’occhiata.
C4C: Dopo la mostra di Palazzo Genovese a Salerno, quali saranno i tuoi prossimi progetti artistici?
Pasquale Qualano: Il giorno dopo, il 29, sarò al Cosenza Comics per un Workshop. Altri eventi li annuncerò sul mio profilo e la mia Fanpage di Facebook.
C4C: L’ultima domanda è un brand del nostro sito. Qual è la tua kryptonite?
Pasquale Qualano: La pasta scotta! La odio, mi fa vomitare… Al dente deve essere, al dente!
Ti ringraziamo delle disponibilità e speriamo di rivederti presto su C4Comic con i tuoi prossimi lavori.
L’appuntamento con la mostra di Pasquale Qualano è per sabato 28 marzo a Palazzo Genovese in Largo Sedile del Campo, Salerno.
Immagini: Pasquale Qualano (tutti i diritti riservati all’autore)