Tavole originali: la copertina

LA REALIZZAZIONE DI UN SOGNO

Disegnare una tavola è la traduzione in segni e disegni di una sceneggiatura precisa, delle volte pure violenta e severa, è la trasposizione in immagini della fantasia raccontata a parole. Ma qualche volta accade che l’artista sia completamente o parzialmente libero di esprimere al meglio quello che ha dentro. Questo movimento d’impeto si risolve sovente nella realizzazione di una copertina. Possedere un originale utilizzato per la stampa di una qualsiasi copertina fa schizzare verso l’alto la sua quotazione, non solo per il valore intrinseco di unicità del pezzo, caratteristica comune comunque a qualsiasi tavola, ma piuttosto per il senso artistico accresciuto dalla visibilità del disegno.

Ma non è tutto così semplice. Di una copertina è possibile incontrare più versioni, dallo schizzo preparatorio utile ad avere un’impressione sbrigativa dell’idea, fino alla china pronta per la stampa prima del colore. In altri casi, ben più ricercati, è possibile trovare delle copertine completamente dipinte o realizzate direttamente a colori attraverso le più svariate tecniche (matite, chine, pennarelli, acquerelli, tecnica mista). Ovviamente a sommarsi a queste prime considerazioni va aggiunto sempre il valore del personaggio o della storia rappresentata. Un conto è possedere ad esempio una tavola di Tex appartenente alla rarissima serie denominata 1-29 e un conto è acquistare sempre di Tex una qualsiasi copertina della serie regolare. Alla rarità si aggiunge poi la firma che sigilla il lavoro, ma questo lo approfondiremo in un capitolo apposito. Se come detto, uno dei criteri è la riconoscibilità di un’immagine come assoluto valore aggiunto da un’altra, si può considerare estremamente importante anche l’esclusività di una tavola mai pubblicata e quindi inedita. Quest’ultima nota però generalmente si attribuisce ai personaggi e agli autori che godono di un riscontro di pubblico e di critica notevole. Ci sono nomi che in modo immediato suscitano istintivamente un collegamento diretto verso certi personaggi, rendendo inscindibile questo connubio; alcuni esempi semplici possono essere Alessandrini per Martin Mystere, Carnevale per John Doe, De Angelis per Nathan Never,  Biffignandi o Taglietti per gli erotici degli anni settanta. Senza considerare il fatto che questa specifica categoria riscuote sempre più il favore del pubblico e di immediata conseguenza del mercato delle aste.

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