L’AUTORE
Ci sarebbe ben poco da dire a riguardo, come valutazione è fin troppo chiara da sé. Difatti la gran parte della differenza di prezzo tra una tavola e l’altra la fa proprio la mano dell’autore. La bellezza effimera del lavoro pare nulla se da qualche parte non campeggia la firma dell’autore venerato come un dio. Fortunatamente sono moltissimi i disegnatori che nei decenni ci hanno lascito inestimabili pile di carte e cartelle colme di vignette, bozzetti, scarabocchi, pitture.
Ma divaghiamo un attimo. Purtroppo dobbiamo scindere quello che è il puro senso ludico da un più feroce atto pratico finalizzato al lucro, insomma ogni mercato ha le sue regole, e oggi come oggi il mercato frizzante delle tavole originali getta le sue. Da non molto tempo ho scoperto che gli artisti tutti, o almeno quelli che possono vantare una presenza all’interno di una galleria, possiedono un coefficiente di riferimento grazie al quale si è in grado si stabilire una cifra di riferimento. Può sembrare folle ma è così. Quel numero che rappresenta il coefficiente, quindi il moltiplicatore personale, viene stabilito a tavolino, fissando così la bravura di un artista, valore che può variare col tempo. Basta a questo punto fare questa semplicissima operazione base + altezza (dell’opera) x il coefficiente personale x 1000, ecco che otterremo il valore approssimativo del quadro. Infatti se avessimo un lavoro di 0,25 m x 0,45 m x un coefficiente, diciamo di 2, x 1000, ecco che il valore del quadro è magicamente di 1400€. Sarebbe quantomeno divertente ammettiamolo, se esistesse un indice o un albo dove anche i nostri amati autori avessero il loro formulario con un indice di bravura. Ma non sarà mai così, quella che oggi consideriamo la nona arte è solo la sorellastra della pittura, musa che questi problemi di incomprensione li ha superati a fatica secoli fa. Comunque torniamo a noi, perché certe similitudini possono aiutarci a comprendere cosa caratterizza un fumettista da eleggerlo a leggenda nel suo campo di competenza. Oltre al gusto personale è da tenere in considerazione il percorso personale, l’evoluzione artistica, le pubblicazioni, le testate alle quali ha partecipato, i personaggi che ha rappresentato o realizzato, la tecnica personale, l’uso del pennino, del pennarello, delle tempere, insomma, sembra proprio che più si tenti di capire e più le cose si complichino.
Da questo pentolone fatto di cifre e considerazioni però si può trarre almeno una chiara considerazione: ogni proprietario vede la cosa come gli pare, non è affatto difficile che certi nomi oscillino insieme alle proprie valutazioni, mentre altri non cessano mai di crescere, mischiandosi nell’olimpo dei venerabili.