Tecnologia

Ecco il robot che sa disegnare la Gioconda

LEONARDO: IL GENIO SEMPRE MODERNO

Molte volte siamo così abituati a vedere intorno a noi piccole o grandi macchine che svolgono attività fino a qualche anno fa prerogativa esclusiva dell’uomo che, molte volte, non ci rendiamo conto dell’eccezionalità del periodo storico che stiamo vivendo, soprattutto dal punto di vista tecnologico.

Se qualche secolo fa qualcuno avesse incuriosito ulteriormente il grandissimo ingegno di Leonardo dicendogli che presto delle macchine che riproducevano le azioni non solo fisiche ma, in parte, anche mentali dell’uomo, avrebbero convissuto con tutti gli individui aumentando il loro grado di autonomia e di efficienza, sicuramente avrebbe invidiato tutti noi per questa enorme possibilità in nostro possesso offerta dalla tecnologia e sicuramente non avrebbe mai pensato che il suo lavoro sarebbe stato così importante e ricco di continui e nuovi spunti per tutte le nostre attività.

Infatti, se, insieme a tutte le altre discipline a cui si è dedicato, Leonardo avesse scoperto la robotica, sicuramente ne sarebbe rimasto più che affascinato e senza dubbio avrebbe fornito il suo fondamentale contributo anche a questa disciplina.

AMICO: IL ROBOT CHE LEONARDO AVREBBE AMMIRATO

Sono tante le celebrazioni e gli eventi che in questo ultimo anno si sono susseguiti per celebrare i 500 anni dalla morte del genio vinciano, ma una mostra in particolare ha attirato l’attenzione e suscitato la meraviglia di una grande quantità di appassionati d’arte e di semplici amanti delle abilità leonardesche, soprattutto per l’originalità dell’allestimento che si pone a metà strada tra fini divulgativi e spettacolarizzazione dell’opera di Leonardo, ma conservando sempre un’impronta godibile ad ogni età e in ogni condizione fisica o intellettuale.

Stiamo parlando della mostra Leonardo da Vinci – i volti del genio allestita al Museo Storico Nazionale dell’Artiglieria (Mastio della Cittadella) di Torino e visitabile fino al 31 maggio 2020. La mostra è suddivisa in cinque grandi aree tematiche, ma c’è una presenza in particolare che affascina e diverte i visitatori per le abilità tecniche e artistiche che riesce a mettere in pratica. Si tratta di Amico, letteralmente un robot sviluppato da Comau – la società del gruppo FCA leader nell’ideazione e creazione di prodotti destinati all’automazione industriale – in occasione di questa mostra e in grado di dipingere su uno schermo touch il volto della Gioconda grazie al movimento di due bracci robotici molto utilizzati all’interno delle aziende che impiegano prodotti meccanici per la realizzazione dei loro prodotti.

A prima vista avvicinare un robot dalle prestazioni moderne alla classicità e all’ingegno di Leonardo potrebbe lasciare perplessi, ma ad un attenta analisi è facile rendersi conto di quanto entrambi siano più vicini di quanto si possa immaginare. Leonardo era, oltre che pittore, scultore, disegnatore, botanico, ingegnere, anatomista e progettista, anche un fine inventore di macchine destinate ad aiutare l’uomo in tutte le sue attività quotidiane e sicuramente, se fosse vivo ancora oggi, la robotica sarebbe uno dei suoi campi d’azione più efficaci e fruttuosi e la utilizzerebbe per portare beneficio e innovazione a tutto il genere umano.

Ciò che colpisce immediatamente i visitatori che si imbattono in Amico è, innanzitutto, il suo aspetto e il design con cui è stato realizzato: i due bracci robotici che utilizza per disegnare sullo schermo touch sono dello stesso tipo di quelli utilizzati all’interno di numerose aziende per agevolare il lavoro umano durante lo svolgimento di numerose attività. Infatti, si tratta di macchine in grado di trattare numerosi oggetti di piccole dimensioni e dal peso contenuto con maggiore velocità e precisione rispetto a quanto potrebbe fare una singola persona: ciò permette di ottenere un prodotto molto più accurato nel minor tempo possibile.

Nella maggiorparte dei casi si tratta di lavori caratterizzati da una certa ripetitività che per l’uomo può diventare alienante, mentre un robot può applicarsi conservando sempre la stessa precisione e identica rapidità. Ma non si tratta di una totale sostituzione della macchina al posto dell’uomo, non a caso, accanto ad Amico, è in mostra anche un’altra delle ultime creazioni della Comau, l’esoscheletro MATE che aiuta l’uomo nello svolgimento di attività che richiedono l’utilizzo delle braccia in posizione sollevata per molto tempo.

Quello che il robot Amico riesce ad evocare all’interno di questo percorso museale, disegnando e cancellando la Gioconda sullo schermo touch esattamente come un pittore fa davanti alla sua tela, è la grande abilità tecnica e scientifica di Leonardo in un connubio tra passato e presente che rivela, in sostanza, la continua modernità del genio vinciano.

Foto di Grégory ROOSE da Pixabay

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