SQUALIFICATO DA EUROVISION 2026: incredibile ma vero, salta il primo concorrente | Un anno prima è tutto deciso

Eurovision 2026 - fonte X - c4comic.it
Manca ancora quasi un anno all’inizio dell’Eurovision e già c’è il primo escluso: ecco di chi si tratta e il perché.
Dopo la vittoria all’Eurovision Song Contest 2025, l’Austria si prepara ad ospitare la prossima edizione del contest musicale più famoso di sempre. A conquistare il primo posto è stato JJ, pseudonimo di Johannes Pietsch, con la canzone Wasted Love.
Undici anni dopo la vittoria dell’Eurovision di Conchita Wurst, l’Austria ospiterà ancora una volta la gara musicale. Anche se ci sono già alcune importanti novità in merito, con un cantante già escluso dalla gara.
Questo almeno a giudicare dalle dichiarazioni rilasciate al quotidiano spagnolo El Pais dal vincitore dell’ultima edizione dell’Eurovision. JJ ha infatti parlato in modo chiaro rispetto all’edizione 2026 del concorso, che si svolgerà a Vienna nel prossimo mese di maggio.
La dichiarazione del concorrente ha acceso alcune dure polemiche che in realtà erano già presenti. Si tratta della partecipazione di Israele. Dopo lo scoppio della guerra con Gaza, il paese continua a partecipare pur essendo in mezzo alle polemiche.
JJ parla della partecipazione a Israele all’Eurovision
Al quotidiano spagnolo, il cantante ha espresso infatti il desiderio che Israele non partecipi all’edizione 2026 del concorso. “È molto deludente che Israele partecipi ancora alla competizione”, ha affemrato, aggiungendo che Vorrei che il prossimo Eurovision si svolgesse senza Israele. Ma la decisione spetta all’Ebu. Noi artisti possiamo solo esprimere la nostra opinione”.
Le parole di JJ hanno generato un’ondata di reazioni. Warner Music, la sua casa discografica, lo ha invitato a chiarire pubblicamente la sua posizione. In una nota diffusa all’agenzia APA, JJ ha cercato di ridimensionare l’impatto delle sue dichiarazioni: «Mi dispiace se le mie parole sono state fraintese. Sebbene critichi il governo israeliano, condanno ogni forma di violenza contro i civili, ovunque essa avvenga». Ha poi affermato che non tornerà più sull’argomento, per evitare polemiche.

Scoppiano le polemiche
L’emittente austriaca ORF si dissociata. “Le affermazioni dell’artista rappresentano un’opinione personale e non riflettono la posizione dell’ORF. All’Eurovision contano la musica e le performance artistiche, non la politica”, ha affermato.
Anche l’Ebu, organizzatrice dell’evento, è intervenuta ricordando il carattere apolitico della competizione. “Il nostro compito è garantire che l’ESC resti un evento universale che promuove connessione e diversità attraverso la musica“, ribadendo il sostegno a Kan, l’emittente pubblica israeliana, nonostante il difficile clima politico all’interno del paese.