Asciugamani, io li ho sempre lavati a 30° grandi ma è sbagliatissimo: la vera temperatura da usare è questa qui

Asciugamani, io li ho sempre lavati a 30° grandi ma è sbagliatissimo

Donna esausta che fa la lavatrice (freepik) - c4comic.it

Se anche tu, come molti, hai sempre lavato gli asciugamani a 30°, è il momento di cambiare abitudine. Questa procedura è sbagliatissima.

Chi non ha mai impostato il programma “eco” della lavatrice a 30° per lavare gli asciugamani, pensando di risparmiare energia e salvaguardare i tessuti?

Eppure, la verità è che questa scelta, per quanto diffusa e al di là di quanto invece si pensi, potrebbe non essere affatto la migliore.

Anzi, secondo esperti del settore, lavare gli asciugamani a 30° è un errore piuttosto comune ma che rischia di compromettere il tessuto… e non solo.

Se vuoi far durare i tuoi asciugamani e non gettarli via subito dopo il primo lavaggio in lavatrice, devi assolutamente cambiare abitudine ed evitare questo errore.

Perché il lavaggio a 30° non va bene

Gli asciugamani sono tra gli oggetti più usati e (ma trascurati) in casa: entrano quotidianamente a contatto con pelle, sudore, batteri e talvolta residui di trucco o prodotti per il corpo. Proprio per questo, bisognerebbe avere molta cura dei propri capi, e in particolare degli asciugamani. Nel lavaggio, purtroppo, si possono commettere degli errori che hanno conseguenze molto gravi.

Secondo igienisti e produttori di elettrodomestici, la temperatura ideale per lavare gli asciugamani non sono i 30°, anzi: in questo modo il danno è enorme. Prendersi cura dei propri asciugamani è un gesto di benessere e pulizia che può davvero fare la differenza nella quotidianità, e costituire un vero e proprio risparmio.

Asciugamani, io li ho sempre lavati a 30° grandi ma è sbagliatissimo
Asciugamani (freepik) – c4comic.it

Come lavare gli asciugamani

Carillo Home, con la sua consolidata esperienza nella biancheria per la casa, vi guida attraverso una serie di consigli pratici per lavare e asciugare correttamente i vostri asciugamani, preservandone la morbidezza, il profumo e la durata nel tempo. Fin dal primo utilizzo, il lavaggio assume un ruolo importante. Durante la fase produttiva restano spesso tracce di fibre, agenti sbiancanti e trattamenti industriali che, se non eliminati, possono compromettere l’assorbenza e la brillantezza dei colori. Il primo lavaggio è quindi l’occasione ideale per rimuovere ogni residuo e “fissare” le tonalità: basta avviare la lavatrice a una temperatura adeguata al tessuto – tra i 40 °C e i 60 °C per il cotone, 30 °C soltanto per materiali più delicati – usando un sapone liquido di Marsiglia abbinato a un disinfettante, in modo da garantire igiene e freschezza fin dal primo momento. La frequenza con cui lavare gli asciugamani è influenzata dall’uso che se ne fa.

Quando un asciugamano accompagna ogni doccia o bagno quotidiano, diventa importante rinnovarlo dopo due o tre utilizzi per evitare che l’umidità e il calore favoriscano la proliferazione di batteri e odori sgradevoli. Invece, quegli asciugamani appesi in bagno ma adoperati meno frequentemente possono essere sottoposti a lavaggio una volta alla settimana, mantenendo così un equilibrio tra praticità e pulizia. Il vero segreto per un bucato perfetto sta nella separazione di colori e tessuti. Gli asciugamani bianchi, sottoposti regolarmente a temperature intorno ai 60 °C, mantengono intatta la loro candida luminosità, mentre quelli colorati, lavati a 40 °C, conservano la vivacità delle nuance senza rischiare sbiadimenti. I tessuti tecnici, come la microfibra, richiedono cicli più delicati a 30 °C per preservare la loro struttura. Infine, durante il lavaggio, l’ammorbidente tradizionale va evitato, perché lascia residui che possono ridurre l’assorbenza della spugna; al suo posto, un bicchiere di aceto bianco nell’ultimo risciacquo svolge un’azione ammorbidente e igienizzante naturale.