Gli scienziati non hanno più dubbi: i figli l’intelligenza la ereditano da un solo genitore | Ecco chi ha reso vostro figlio un genio

Famiglia-Foto-di-Emma-Bauso-da-Pexels-C4Comic.it

Famiglia-Foto-di-Emma-Bauso-da-Pexels-C4Comic.it

Scoperte genetiche e ricerche decennali riscrivono ciò che si credeva sull’ereditarietà delle capacità cognitive: ecco cosa dicono gli scienziati a proposito dell’intelligenza.

Per anni ci si è chiesti se fossero la madre o il padre a trasmettere l’intelligenza ai figli. Oggi la scienza offre una risposta chiara: la maggior parte dei geni che regolano le capacità cognitive arriva dalla madre.

Il motivo sta nel cromosoma X, dove si trovano molti di questi geni. Le donne ne hanno due, gli uomini solo uno, quindi è più probabile che i figli ereditino le funzioni mentali avanzate dal lato materno.

Già nel 1984, uno studio dell’Università di Cambridge aveva avanzato questa ipotesi, poi confermata da numerose ricerche. Alcuni geni, detti “condizionati”, si attivano solo se provengono da un genitore specifico.

Per quanto riguarda l’intelligenza, sembrano funzionare solo se arrivano dalla madre, come spiegato dalla rivista Psychology Spot. In particolare ad essere coinvolta in questa situazione sarebbe la corteccia cerebrale.

La scienza svela il segreto dell’intelligenza: i geni sono quelli materni

Esperimenti su topi modificati geneticamente hanno rinforzato questa teoria. I topi con più geni materni sviluppavano cervelli più grandi, mentre quelli con più geni paterni avevano corpi più sviluppati ma cervelli più piccoli.

Osservando il cervello, i ricercatori hanno scoperto che le cellule con geni materni si concentrano nella corteccia cerebrale, la parte che regola il pensiero logico, la pianificazione e il linguaggio. Al contrario, i geni paterni si attivano in aree legate agli istinti, come fame, sessualità e aggressività. Nessun gene paterno è stato trovato nella corteccia, segno che l’influenza della madre è decisiva per lo sviluppo dell’intelligenza dei figli.

Mamma-con-bambino-Foto-di-Jonathan-Borba-da-Pexels-C4Comic.it
Mamma-con-bambino-Foto-di-Jonathan-Borba-da-Pexels-C4Comic.it

Quali sono i fattori che influenzano lo sviluppo cognitivo

Bisogna sapere, però, che i geni contano, ma non bastano a determinare lo sviluppo cognitivo. Gli studiosi stimano che l’intelligenza dipenda per il 40-60% dalla genetica, mentre il resto è legato all’ambiente in cui si cresce. E qui il ruolo della madre è ancora centrale. Uno studio della University of Washington ha seguito un gruppo di bambini per sette anni, osservando l’effetto dell’affetto materno sul cervello. I bambini cresciuti con madri presenti e affettuose avevano un ippocampo, una zona chiave per memoria e apprendimento, più sviluppato del 10%.

Le cure quotidiane, il contatto fisico e la stabilità emotiva aiutano il bambino a sentirsi sicuro, a ragionare meglio e a diventare più autonomo. Insomma, i geni della madre preparano il terreno, ma è il rapporto affettivo che permette alla mente di crescere davvero.