RIFORMA PENSIONI DONNE, da quest’anno ci andate a 57 anni direttamente | Anticipata l’età di 10 anni netti

Pensionate-Foto-di-cottonbro-studio-su-Pexels-C4Comic

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Un nuovo modello pensionistico cambia le regole: per tante donne ci sono nuove possibilità da cogliere per andare in pensione prima.

Il percorso delle donne nel mondo del lavoro appare più complicato di quello degli uomini a causa di alcune circostanze.

Maternità, cura dei figli o di parenti anziani comportano pause o interruzioni che rendono più difficile accumulare i contributi necessari per la pensione.

A tutto questo si aggiungono problemi noti: stipendi più bassi, contratti precari, lavori part-time accettati per necessità familiari.

Alcuni strumenti, come l’Opzione Donna, sono stati introdotti in Italia per sostenere le lavoratrici. Ma la notizia che arriva oggi dalla Colombia rilancia il dibattito: lì è stata confermata la possibilità per le donne di andare in pensione a 57 anni.

La riforma del sistema pensionistico colombiano che favorisce le donne

Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha firmato una nuova legge che riforma il sistema pensionistico e che è entrata in vigore di recente, per la precisione il 1° luglio 2025. La legge conferma il diritto delle donne a lasciare il lavoro a 57 anni e degli uomini a 62, senza modificare il sistema dei contributi per i lavoratori dipendenti. Il governo ha presentato questa riforma come un passo importante verso una maggiore giustizia sociale.

L’idea di fondo che regola la nascita di questa legge è il riconoscimento nei confronti del lavoro non pagato che molte donne svolgono in famiglia, come prendersi cura dei figli o degli anziani. Non ci saranno tagli agli importi delle pensioni, semplicemente risulterà più facile l’accesso, soprattutto per chi ha avuto carriere irregolari o discontinue.

Pensione-donne-Foto-di-Anna-Shvets-da-Pexels-C4Comic
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L’esempio della Colombia spinge a sostenere chi ha lavorato in modo saltuario

Oltre a fissare un’età pensionabile più bassa per le donne, la riforma prevede novità importanti per chi ha avuto lavori saltuari, autonomi o non regolari. Viene introdotta la “pensione di vecchiaia solidale”, pensata per chi non ha raggiunto abbastanza contributi per ottenere la pensione ordinaria. I criteri per accedere alla previdenza saranno più semplici anche per chi ha versato pochi contributi.

Secondo quanto dichiarato da Jaime Dussán Calderón, presidente dell’ente previdenziale Colpensiones, la riforma potrebbe interessare circa 25 milioni di persone. L’obiettivo è costruire un sistema più aperto, che tenga conto delle difficoltà reali di tante lavoratrici e lavoratori. Una scelta che potrebbe ispirare anche altri Paesi e si spera che raggiunga anche l’Italia. Qui, infatti, il sistema pensionistico presenta numerose falle e si auspica una riforma che sia davvero in grado di accogliere tutte le esigenze.