È dura ma non impossibile: puoi realizzare il tuo sogno e lavorare tra le mura di Palazzo Chigi | Hanno aperto un nuovo concorso

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Esiste una possibilità concreta per chi sogna una carriera nelle istituzioni: ecco l’occasione da cogliere al volo per un’occupazione stabile.
Entrare a Palazzo Chigi è un traguardo che molti immaginano ma che pochi pensano di poter davvero raggiungere.
Ora però c’è un’occasione concreta da cogliere: la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato un nuovo bando di concorso per assumere dieci specialisti giuridico-legali-finanziari.
Le posizioni sono tutte a tempo pieno e indeterminato, con sede a Roma, e offrono l’opportunità di lavorare a stretto contatto con il cuore dell’attività politica e amministrativa del Paese.
Chi verrà selezionato per questo ruolo avrà il compito di studiare il diritto dell’Unione europea, seguire da vicino le procedure di infrazione, redigere pareri e note tecniche, oltre a fornire supporto in tutte le attività connesse ai rapporti con le istituzioni comunitarie. La domanda deve essere inviata esclusivamente online entro il 6 settembre 2025 alle 23:59 tramite la piattaforma inPA.
Dieci posti di lavoro a Palazzo Chigi: quali sono i ruoli da ricoprire
I dieci posti disponibili serviranno a rafforzare il lavoro della Presidenza del Consiglio in ambiti delicati come quello giuridico, economico e finanziario. Gli specialisti assunti dovranno occuparsi di analisi complesse, predisposizione di documenti per l’Europa e collaborazione con altri enti nazionali e comunitari.
L’inquadramento previsto è nella categoria A, posizione economica F1, con una retribuzione annua lorda di circa 32.000 euro, a cui si aggiungono le indennità stabilite dal contratto collettivo. Il bando riserva inoltre due dei dieci posti a chi è già in servizio presso la Presidenza del Consiglio, in linea con quanto stabilito dalla normativa.

Come candidarsi per le posizioni aperte alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Per partecipare al concorso sono richiesti i seguenti requisiti: la cittadinanza italiana, l’idoneità fisica al lavoro e il pieno godimento dei diritti civili e politici. Non possono candidarsi coloro che siano stati destituiti o dispensati da incarichi precedenti nella pubblica amministrazione. Per quanto riguarda i titoli di studio, invece, è indispensabile possedere una laurea magistrale o specialistica in Giurisprudenza, Scienze politiche, Relazioni internazionali, Scienze economiche o Scienze delle pubbliche amministrazioni. La selezione potrà prevedere una prova preselettiva a risposta multipla se le domande supereranno le 200 unità, seguita da una prova scritta e da un colloquio orale.
Le materie spaziano dal diritto costituzionale e amministrativo al diritto dell’Unione europea, fino a economia politica, scienza delle finanze, inglese e competenze digitali. La domanda si presenta esclusivamente online tramite il portale inPA, con accesso tramite SPID o CIE e l’obbligo di un indirizzo PEC. È previsto anche il versamento di una tassa di partecipazione pari a 10 euro, da pagare attraverso PagoPA.