Estetiste in piena crisi: il Governo ha emesso un DIVIETO per il semipermanente | Clienti pronte ad annullare gli appuntamenti

Estetista che fa il semipermanente (freepik) - c4comic.it
Stop improvviso ai trattamenti: le estetiste denunciano perdite ingenti, mentre le clienti corrono ad annullare le prenotazioni.
Il settore dell’estetica attraversa un momento di crisi dopo l’annuncio shock del Governo che vieterebbe l’applicazione dello smalto semipermanente.
Una misura che, secondo le istituzioni, sarebbe necessaria per tutelare i cittadini, ma che rischia di mettere in ginocchio migliaia di estetiste in tutta Italia.
Tuttavia, non si tratta di un provvedimento contro il settore ma di un atto precauzionale in attesa di regolamentazioni più stringenti.
Le reazioni delle estetiste
Si parla di una imminente catastrofe economica. Il semipermanente, infatti, rappresenta fino al 60% del fatturato medio di un centro estetico, quindi la principale fonte di guadagno delle estetiste che continuano a ricevere decine di cancellazioni in poche ore, la situazione è drammatica.
Le prime a reagire sono state le clienti, la crisi potrebbe protrarsi a lungo. Alcuni operatori già pensano di riconvertire i servizi, puntando su manicure classiche, trattamenti rigeneranti e massaggi, ma tutti concordano: senza semipermanente, l’estetica cambia volto.
Quale futuro per il settore
Arrivano le nuove regole UE per i gel e gli smalti semipermanenti, addio a TPO e DMPT. Dal 1° settembre 2025, infatti, entrerà in vigore il Regolamento UE 2025/877, che vieta due sostanze chimiche finora molto diffuse nei prodotti per manicure: il Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide (TPO) e il Dimethyltolylamine (DMPT). Si tratta di ingredienti fondamentali per la resa dei gel: il primo agisce come fotoiniziatore, cioè permette l’indurimento del prodotto sotto la lampada UV, mentre il secondo migliora l’adesione dei primer e dei gel.
Tuttavia, come spiega Eur-Lex, entrambi sono stati recentemente classificati come Repr. Cat 1B, ossia potenzialmente tossici per la riproduzione umana. Per questo motivo la Commissione europea ha deciso di inserirli nell’elenco delle sostanze vietate dal regolamento cosmetici (CE 1223/2009), eliminando ogni deroga.
La conseguenza è che dal prossimo settembre non sarà più possibile né commercializzare né utilizzare prodotti che contengano TPO o DMPT. Questo significa che anche i centri estetici e le onicotecniche non potranno ricorrere a eventuali scorte rimaste in magazzino. Come riportano testate come Sky TG24 e il Corriere della Sera, chi continuerà a usare gel non conformi rischia sanzioni pesanti, che vanno da multe e sequestri fino alla confisca dei prodotti. Le aziende fornitrici dovranno adeguarsi ritirando dal mercato le linee interessate e proponendo nuove formulazioni sicure.
Molte realtà del settore sono già al lavoro su alternative che garantiscano prestazioni simili senza compromettere la salute. È l’inizio di una nuova fase che viene già definita quella dei gel e smalti “TPO free”. Anche i consumatori sono chiamati a prestare attenzione. Come ricordano fonti come Adnkronos Salute e Avvenire, leggere l’etichetta diventerà fondamentale: se tra gli ingredienti (INCI) compaiono TPO o DMPT, il prodotto non sarà più legale dopo il 1° settembre.