Viaggio negli Stati Uniti ancora più caro: spunta anche la TAT | Devi pagarla fino all’ultimo centesimo o non ti imbarchi

Nave da crociera

Nave da crociera (Pexels) - C4comic.it

Una nuova tassa sta rendendo ancora più costosi i viaggi negli Usa. Si tratta della Tassa Green. È stata applicata perfino alle crociere.  

Viaggiare negli Stati Uniti è un sogno di molti, oltre che un’esperienza che spesso richiede un attento risparmio per poterla realizzare.

Tra voli e alloggi vari, il viaggio comporta un’enorme spesa, che rischia però di aumentare ulteriormente, vista la novità fiscale che è stata introdotta di recente.

Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, è stata introdotta una “green tax” sui turisti, un’imposta destinata a finanziare progetti di sostenibilità ambientale.

Si tratta della Transient Accomodations Tax, anche conosciuta come TAT. È una tassa di soggiorno che aggiunge un costo non indifferente al budget del viaggiatore, considerando che non si applica solamente agli hotel ma a molto altro ancora. È dell’11%.

Tassate anche le navi da crociera

Questa tassa non si applica solamente agli hotel e agli affitti brevi, ma si estende anche ad altro, ovvero alle crociere. Come spiega “Quifinanza.it”, a partire dal 1° gennaio 2026, considerando che anche le cabine delle navi saranno considerate “alloggi in affitto”, saranno soggette all’imposta.

Il calcolo della tassa è proporzionale al tempo trascorso nell’oceano, di conseguenza verrà applicato l’11% del valore della cabina per il numero di notti passate nei porti oppure durante la navigazione interna. Secondo le stime, questa estensione potrebbe portare a un aumento di circa 350 dollari a persona per un itinerario standard e avrà un impatto economico significativo soprattutto per le famiglie, che potrebbero trovarsi addirittura a pagare oltre 1.400 dollari in più. Diversamente da quanto si potrebbe pensare, non verrà però applicata in ogni paese degli Stati Uniti.

Hawaii
Hawaii – (Pexels) – C4comic.it

Una tassa per sostenere la sostenibilità dell’ambiente

Questa nuova tassa è stata introdotta con l’obiettivo di trasformare i visitatori in co-finanziatori della tutela ambientale, rendendoli consapevoli dell’impatto delle loro scelte sull’ecosistema. Non tutti i paesi degli Stati Uniti hanno però introdotto questa nuova tassa, anzi. Specificamente la “green tax” è stata introdotta alle Hawaii, paese che a oggi è uno dei più ambiti dai turisti.

Questo con lo scopo di affrontare le conseguenze dell’overtourism e finanziare la resilienza climatica. I proventi infatti, saranno convogliati in un fondo speciale per la prevenzione degli incendi, il recupero delle spiagge e delle barriere coralline, la costruzione di infrastrutture resilienti e la promozione del turismo sostenibile. Ciò però andrà a pesare enormemente sui portafogli dei turisti, che dovranno risparmiare molto di più del previsto per raggiungere il cosiddetto “sogno americano”.