Bonifico di 3 mila euro sul conto: ti basta fare una richiesta e te lo danno per tre anni di fila | In poco tempo diventate ricchissimi

Un aiuto importante per le famiglie italiane è diventato più facile da ottenere: la procedura semplice e veloce per un bonus indispensabile per la quotidianità.
Dal 2026 il Bonus Nido cambierà volto e diventerà molto più facile da ottenere. Con il via libera del Senato al D.L. Economia n. 95/2025, approvato il 31 luglio, spariscono i continui rinnovi e le pratiche complicate.
Finora i genitori dovevano fare una nuova domanda ogni anno, caricando documenti e ricevute sul portale INPS e aspettando a lungo la risposta.
Con le nuove regole, invece, sarà sufficiente un’unica richiesta valida per tutti gli anni in cui il bambino frequenta il nido. In questo modo sarà possibile ricevere fino a 3.000 euro di rimborso all’anno, anche per tre anni di seguito, senza rifare ogni volta la procedura.
Rimane l’obbligo di dimostrare di avere i requisiti, ma il carico burocratico si riduce notevolmente. Un cambiamento che alleggerisce il peso sulle famiglie e accelera i tempi di erogazione.
Bonus Nido: tutte le novità che scattano dal 2026 per chi lo ha già richiesto o lo richiederà
La novità più attesa riguarda proprio la durata della domanda del bonus nudo. Dal 2026 basterà presentare una sola istanza all’INPS, che resterà valida finché il bambino frequenterà la struttura. Ogni anno i genitori dovranno solo confermare di avere ancora i requisiti richiesti, senza dover ricaricare nuovamente tutta la documentazione. In questo modo si eliminano inutili passaggi che fino ad oggi rallentavano i rimborsi, creando lunghe attese e incertezze.
L’obiettivo è semplificare la vita alle famiglie e garantire continuità negli aiuti economici. Non si tratta di un taglio nei controlli, ma di una gestione più pratica e veloce, pensata per rendere il bonus più accessibile e meno stressante da ottenere.
Quali sono le strutture per cui è possibile ottenere il nuovo bonus nido
Un altro punto importante tra le novità per il bonus nido riguarda le strutture che ora rientrano nel rimborso. Non solo gli asili convenzionati, ma anche spazi gioco, sezioni primavera e nidi familiari saranno coperti dal bonus, purché autorizzati. Viene così riconosciuta l’ampia offerta di servizi educativi oggi presenti sul territorio.
C’è una svolta notevole anche sul concetto di retroattività del bonus: chi in passato aveva visto rifiutata la domanda perché aveva scelto strutture escluse potrà chiedere di nuovo il rimborso. L’INPS dovrà rivalutare le pratiche respinte e riconoscere l’aiuto economico se la struttura era regolare. In questo modo tante famiglie che erano rimaste fuori avranno finalmente la possibilità di recuperare quanto perso.