“Era un regalo per mio figlio che si sposa”: al FISCO non interessa il motivo | C’è un limite ai trasferimenti: superalo e ti bloccano il conto

Prelievi e versamenti: da oggi non sarà così semplice, rischi dei controlli da parte del Fisco - c4comic.it (freepik)
Da oggi le azioni di prelevare o fare bonifici, saranno strettamente controllate: se non sei in regola rischi delle gravi conseguenze.
Arrivano le prime segnalazioni da parte della banca con conseguenti controlli: ecco quando succede e cosa rischi davvero.
Con lo sviluppo della digitalizzazione, spostare denaro da un conto all’altro è diventato sempre più facile, proprio come inviare un messaggio. Basta un click e la somma arriva direttamente al destinatario, senza fare particolari sforzi.
Ma attenzione: anche se la tecnologia ha posto le basi per un modo sempre più semplice per inviare o ricevere denaro, ci sono delle regole ben precise da conoscere e limiti da non superare. Quando si effettuano bonifici di importo elevato o si trasferiscono somme importanti sul conto di un’altra persona, si rischia una segnalazione automatica.
Tale segnalazione può arrivare all’UIF (Unità di Informazione Finanziaria), che monitora le operazioni sospette per prevenire il riciclaggio del denaro. Questo ente, può decidere di trasmettere le informazioni alla Guardia di Finanza o all’Agenzia delle Entrate, per maggiori approfondimenti. Ma quando vengono richiesti? Continua a leggere per scoprirlo.
Prelevare è legale, ma attenzione alle cifre: potresti ricevere un controllo immediato
Prelevare del denaro contante, dal proprio conto, non è un’azione illecita, anche se si prelevano importi elevati. Tuttavia, ciò che può far scattare i controlli è la normativa antiriciclaggio. La banca non può impedire il prelievo ma è obbligata a segnalare all’UIF tutte le operazioni che vengono intese come “sospette” o che, sommate, superano i 10.000 euro nell’arco di un mese.
Ciò significa che, prelevare 10.000 euro in un’unica tranche oppure un importo pari a 2.000 euro per 5 volte in un mese, ha la stessa valenza e può permettere ai funzionari di far partire una segnalazione. Tale segnalazione viene effettuata dall’impiegato che registra il movimento e, se necessario, questa informazione viene trasmessa anche all’Agenzia delle Entrate, che la utilizza per arricchire l’anagrafe dei conti correnti. Tuttavia, i controlli fiscali si concentrano solo ed esclusivamente sui versamenti.
Controlli bancari: lo strumento per prevenire le evasioni fiscali e il riciclaggio di denaro
Perché vengono predisposti e richiesti dagli enti i controlli sui conti correnti? Questa azione ha una doppia finalità: da un lato contrastare il riciclaggio attraverso la segnalazione di operazioni sospette, dall’altro fornire all’Agenzia delle Entrate informazioni utili per individuare casi di evasione fiscale.
E’ importante chiarire che la segnalazione non scatta solo in caso di superamento della soglia mensile. Le banche o gli uffici postali, sono obbligati a segnalare anche quelle operazioni che, pur rimanendo sotto i limiti previsti, risultano in qualche modo sospette. Cosa rende una transazione sospetta?
- Frequenza delle operazioni;
- Incoerenza rispetto al profilo economico del cliente;
- Assenza della causale o di una spiegazione che faccia intendere come verrà utilizzato quel denaro.
E’ in questi casi che la valutazione del funzionario bancario, giova un ruolo importante nel decidere se procedere con la segnalazione all’UIF, contribuendo al controllo meticoloso contro frodi o altri reati finanziari.