Addio ai punti della patente: se ti beccano con i fari spenti sono dolori | Per la legge devono essere sempre accesi, di giorno e di notte

Fari-anabbaglianti-Foto-di-Mike-Bird-da-Pexels-C4Comic

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Come ci si deve comportare con i fari della propria auto? Ecco le regole che stabiliscono quando bisogna procedere con gli anabbaglianti accesi e quando devono essere spenti.

Quando si parla di sicurezza stradale si pensa subito alla velocità o al rispetto dei semafori, ma spesso si dimenticano dettagli che possono sembrare banali.

Tra questi c’è l’uso dei fari dell’auto, che invece è fondamentale. Accenderli non serve solo di notte: il Codice della strada impone precise regole anche per il giorno.

Con l’ultimo aggiornamento del 14 dicembre 2024, le sanzioni per gli automobilisti poco accorti sono state rese più dure e i controlli sono aumentati. Così una semplice dimenticanza può trasformarsi in una multa pesante e nella perdita di punti sulla patente.

Bisogna considerare, quindi, che commettere un’infrazione comporta un costo oneroso che si aggiunge alle enormi spese relative alla gestione e alla manutenzione dell’auto.

Fari accesi di giorno e di notte: cosa dice il Codice della Strada in Italia

In diversi Paesi, come la Finlandia o l’Albania, i fari devono restare accesi tutto il giorno, anche con il sole alto. Questa regola nasce per aumentare la visibilità dei veicoli e prevenire incidenti. In Italia la norma è un po’ diversa, ma altrettanto chiara. L’articolo 152 del Codice della Strada dice che gli anabbaglianti vanno usati sempre in galleria e sulle strade extraurbane, anche di giorno.

I fari accesi diventano obbligatori la sera, da mezz’ora dopo il tramonto fino a mezz’ora prima dell’alba, e ogni volta che c’è poca visibilità, per esempio in caso di pioggia o nebbia. Non rispettare questi obblighi significa rischiare una multa salata e la decurtazione dei punti dalla patente.

Fari-di-notte-Foto-di-thevibrantmachine-da-Pexels-MobilitàSostenibile
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Guida con fari spenti: quali sono le conseguenze previste dalla legge

Guidare con i fari spenti dove non è consentito non comporta quindi solo una sanzione economica, che può superare i cento euro, ma anche la perdita di punti dalla patente. Un rischio che può diventare serio se l’infrazione si ripete, perché accumulare decurtazioni può portare a conseguenze pesanti sulla validità del documento di guida.

Bisogna sempre ricordare che l’obbligo dei fari non è una complicazione inutile, ma un modo concreto per ridurre i pericoli in strada. Essere ben visibili agli altri automobilisti è fondamentale, non solo di notte ma anche durante il giorno. Accendere i fari, quindi, non è soltanto un dovere di legge, ma un gesto semplice che può davvero fare la differenza quando si tratta di garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada.