“Ma io ero solo il passeggero”: in caso di incidente la colpa è anche tua | Il Codice della Strada è chiaro: non si fanno sconti

Attenzione al ruolo del passeggero in caso di incidente

Attenzione al ruolo del passeggero in caso di incidente - Wikicommons - C4comic.it

Esistono alcune norme del Codice della Strada di cui non tutti gli automobilisti sono a conoscenza. Una di queste riguarda il passeggero

Non tutti gli automobilisti conoscono la totalità delle norme contenute nel Codice della Strada. Alcune in effetti sono meno rilevanti di altre, altre invece sono di vitale importanza: una di queste si ricollega a una sentenza della Corte di Cassazione.

È un verdetto che fa chiarezza in merito ad un aspetto cruciale della responsabilità in caso di incidente stradale: il cosiddetto concorso di colpa del passeggero. Un concetto sconosciuto a molti ma di grande importanza.

La Suprema Corte ha infatti stabilito che se un passeggero viaggia con un conducente ubriaco e si verifica un incidente il risarcimento dei danni subiti potrebbe essere significativamente ridotto.

La stessa Cassazione ha spiegato in quali casi scatta il concorso di colpa del trasportato, un principio che solleva importanti questioni di sicurezza e di responsabilità individuale. Il principio cardine della sentenza è la “consapevolezza”.

Quando scatta il concorso di colpa

Se il passeggero è consapevole che il conducente ha bevuto al punto da compromettere la sua capacità di guida e decide comunque di salire in auto, si assume una parte di responsabilità per i rischi a cui si espone. La Corte ha sottolineato che un passeggero ha il dovere di agire con prudenza e di non accettare passaggi da persone in stato di ebbrezza.

Il concorso di colpa del passeggero si verifica in diversi casi. Uno di questi è la consapevolezza dello stato di ebbrezza: se il passeggero è a conoscenza del fatto che il conducente ha bevuto e ha ignorato questo rischio, il suo risarcimento sarà ridotto. La Corte ha chiarito che la consapevolezza non è solo un fatto soggettivo ma può essere dedotta da circostanze oggettive, come la visibile difficoltà del conducente a muoversi o a parlare o il suo rifiuto di sottoporti a un test alcolemico.

La sentenza della Cassazione ha stravolto tutto
La sentenza della Cassazione ha stravolto tutto – Wikicommons – C4comic.it

Altri casi in cui si configura il concorso di colpa

Il mancato uso della cintura di sicurezza è un altro punto chiave della sentenza. La Cassazione ha ribadito che il mancato uso della cintura di sicurezza da parte del passeggero è una negligenza che può ridurre il risarcimento in caso di incidente. La cintura infatti è un dispositivo di sicurezza che può mitigare i danni in caso di impatto e la sua mancata allacciatura costituisce una responsabilità del passeggero.

Inoltre il passeggero non deve compiere azioni che possono aggravare il rischio di incidente come distrarre il conducente, discutere animatamente con lui o interferire con la guida. In questi casi, il risarcimento può essere ulteriormente ridotto. Questa sentenza della Cassazione è un monito per tutti i passeggeri che non sono più considerati solo “vittime” passive in caso di incidente, ma attori con una propria responsabilità.