Meteo, nelle prossime ore tornerà a farsi sentire il VENTO GELIDO | Due regioni in allarme rosso: dovete prepararvi al peggio

Ragazza che sente freddo (freepik) - c4comic.it
Una massa d’aria artica in arrivo porterà venti tempestosi, piogge e un crollo termico su gran parte dell’Italia. Allerta rossa.
Dopo alcuni giorni di tregua, il maltempo tornerà a colpire duramente il nostro Paese. Nelle prossime ore una nuova irruzione di aria artica farà irrompere sull’Italia un’ondata di vento gelido.
Si verificherà dunque un brusco calo delle temperature e raffiche che in alcune zone potranno superare i 100 km/h.
Le prime avvisaglie del peggioramento si sono già fatte sentire, ma il peggio è atteso tra la sera di oggi e la giornata di domani, quando il fronte freddo si sposterà rapidamente.
Potrebbero seguire precipitazioni, grandinate improvvise. Secondo le ultime previsioni sono due le regioni poste in allerta rossa per le prossime 24 ore.
In arrivo vento gelido: allarme rosso
Le condizioni meteo fanno pensare a un rischio concreto che si potrebbe verificare con i danni causati dal vento, con possibili interruzioni elettriche, caduta di alberi e disagi alla viabilità. Il crollo termico sarà sensibile su tutto il territorio: in alcune città si potranno registrare anche 10-12°C in meno rispetto ai giorni scorsi.
La Protezione Civile raccomanda massima prudenza soprattutto se si risiede in una di queste due città, tra cui evitare spostamenti non necessari nelle zone più esposte al vento forte, mettere in sicurezza oggetti e arredi sui balconi, prestare attenzione nei pressi di alberi o strutture instabili e per chi è in montagna, verificare sempre le condizioni meteo prima di intraprendere escursioni.
Instabilità nelle prossime ore, rovesci e temporali sparsi
Dopo diversi giorni di tempo stabile su gran parte della Penisola, l’atmosfera tornerà a mostrare un volto più dinamico, ma lo farà solo sulle Isole Maggiori. Tra venerdì 10 e domenica 12 ottobre, infatti, una circolazione di aria fresca in quota tenderà a isolarsi nei pressi del Mediterraneo occidentale, trovando un blocco deciso verso nord-est per via dell’alta pressione che continuerà a dominare il resto d’Italia e gran parte dell’Europa centrale.
In questa configurazione, Sardegna e Sicilia diventeranno il bersaglio preferenziale dell’instabilità. L’aria più fresca che scorrerà sopra un mare ancora caldo, in particolare nei canali di Sardegna e di Sicilia, favorirà la formazione di numerosi focolai temporaleschi. Si tratterà di fenomeni spesso irregolari, ma localmente intensi, capaci di scaricare forti rovesci di pioggia e colpi di vento improvvisi. I temporali più organizzati rimarranno in gran parte confinati al largo, ma non è escluso che alcuni riescano a raggiungere la costa, specie nel trapanese, dove non si escludono brevi nubifragi su zone come Marsala.
Sul resto del Paese, invece, continuerà a prevalere l’influsso anticiclonico, con giornate soleggiate e temperature ancora miti per la stagione. Ma questa parentesi di stabilità potrebbe avere i giorni contati: i modelli iniziano infatti a intravedere un possibile cambiamento attorno al 14 ottobre, quando una nuova irruzione di aria più fredda potrebbe affacciarsi dai quadranti orientali, portando un sensibile calo termico e un ritorno di condizioni autunnali più marcate.