Buoni postali scaduti, non disperare perché esiste la REGOLA del 10: così puoi recuperare tutti i tuoi risparmi in poco tempo

Risparmio-soldi-Foto-di-Andre-Taissin-da-Pexels-C4Comic.it
Bisogna fare attenzione alla scadenza dei buoni postali: ecco quanto tempo si ha per chiedere il rimborso e in quali casi si possono ancora riavere capitale e interessi.
I buoni fruttiferi postali sono tra le forme di risparmio più diffuse in Italia e sono scelti soprattutto per la loro sicurezza e semplicità. Molte persone però non sanno cosa accade quando il buono arriva alla scadenza.
Dopo quella data, indicata sul retro del titolo o nel foglio informativo, il buono smette di generare interessi. Da quel momento parte il periodo dei dieci anni, la cosiddetta regola del 10, entro cui si può ancora chiedere il rimborso in un qualsiasi ufficio postale.
Se questo termine passa senza aver riscosso il buono, il titolo si prescrive e non è più possibile recuperare né il capitale investito né gli interessi maturati.
Per questo è importante controllare sempre le date e non aspettare troppo. Ogni serie di buoni ha una durata diversa, ma in generale il limite dei dieci anni dopo la scadenza vale per tutti.
Come chiedere il rimborso dei buoni postali scaduti e quando è ancora possibile
Chi ha buoni fruttiferi postali scaduti può ancora recuperarli se non sono passati più di dieci anni dalla scadenza. Basta recarsi alle Poste con il titolo cartaceo o, se si tratta di un buono dematerializzato, verificare che l’importo sia già stato accreditato sul proprio conto. Questi ultimi infatti vengono rimborsati automaticamente alla scadenza e non rischiano la prescrizione.
Per i buoni cartacei vale invece quanto previsto dall’articolo 2946 del Codice civile, che stabilisce il termine di dieci anni per chiedere il rimborso. Se però Poste Italiane non ha consegnato al momento della sottoscrizione il Foglio Informativo Analitico (FIA), il risparmiatore può contestare la prescrizione. In diversi casi i giudici hanno dato ragione ai cittadini, come secondo quanto deciso nel 2024 dal Giudice di Pace di Oristano, che ha imposto a Poste il rimborso di un buono non correttamente documentato.
I buoni in scadenza nel 2025: attenzione alle date
Tra i buoni che scadranno o verranno prescritti nel 2025 figurano diverse serie cartacee storiche che erano rimaste attive e non ancora riscosse. Le serie coinvolte sono quelle indicate nel documento ufficiale, per la precisione “Tipologie di Buoni Fruttiferi Postali oggetto di prescrizione e scadenza negli anni 2025 e 2026”.
Per essere certi di non sbagliare si consiglia di consultare direttamente l’avviso ufficiale (disponibile in PDF presso Poste / CDP) per leggere le sigle esatte dei buoni che cadranno in prescrizione o scadranno nel 2025.