“È successo solo una volta”: alla legge non interessa | Il Codice della Strada parla chiaro: non ti daranno mai più la patente di guida

Il ritiro della patente è immediato

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Le norme del nuovo Codice della Strada sono più stringenti rispetto a prima: il ritiro della patente a fronte di certe violazioni è immediato

Una recente e fondamentale sentenza del Consiglio di Stato rischia di stravolgere drasticamente i criteri di idoneità alla guida in Italia, introducendo di fatto la tolleranza zero a fronte di un determinato tipo di fattispecie.

Il nuovo Codice della Strada entrato in vigore all’inizio del 2025 prevede misure molto più stringenti e sanzioni decisamente più dure in relazione al consumo di alcolici e di sostanze stupefacenti.

Questa sentenza però ridefinisce i contorni fissandone di nuovi: in sostanza si annulla qualsiasi interpretazione “a soglie” del consumo di droga, stabilendo che la semplice presenza di tracce di sostanze nel corpo di un guidatore è sufficiente per negare il rinnovo o revocare la patente.

Questo orientamento giurisprudenziale che si muove verso il concetto di “rischio zero”, ha un impatto diretto sulle Commissioni Mediche Locali (CML) che si occupano di accertare l’idoneità psicofisica alla guida.

Superata l’occasionalità del consumo

Fino a questo momento le CML avevano spesso basato le loro valutazioni su soglie scientifiche e sull’interpretazione se il consumo di droga fosse occasionale e remoto e quindi se il guidatore fosse effettivamente “tossicodipendente” o facesse un uso abituale tale da compromettere la sicurezza stradale. La nuova pronuncia del Consiglio di Stato spazza via questa discrezionalità, affermando che la potenziale pericolosità per la sicurezza stradale si manifesta anche in caso di consumo non abituale o di tracce residue.

In sostanza per la legge chiunque venga trovato con metaboliti o tracce di sostanze stupefacenti anche se in quantità minime che in passato avrebbero potuto essere giudicate non rilevanti o legate a un consumo occasionale avvenuto giorni prima è considerato non idoneo alla guida.

Patente sospesa per uso di droghe
Patente sospesa per uso di droghe – Wikicommons – C4comic.it

Il principio di massima cautela

La ratio della sentenza è chiarissima: non è possibile consentire la guida a chi ha anche solo occasionalmente assunto droghe, poiché il potenziale rischio di alterazione delle capacità psicofisiche persiste, mettendo in pericolo la vita degli altri utenti della strada. Il Consiglio di Stato ha stabilito che la valutazione deve tendere al massimo grado di cautela, non potendo la CML scendere a compromessi con la sicurezza pubblica.

Questo approccio pone un onere significativo sui soggetti che sono chiamati a sottoporsi agli accertamenti: anche chi ha fatto uso di cannabis o altre sostanze in un contesto ricreativo e molto tempo prima del controllo medico può vedersi negare il rinnovo della patente.