“Stavo solo controllando l’ora”: da oggi è vietato circolare con l’OROLOGIO in auto | Fatevi bastare quello che avete su cruscotto

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Le nuove regole sulla distrazione alla guida fanno discutere: anche un gesto automatico come guardare l’ora può costare caro.
Dallo scorso dicembre 2024 sono entrate in vigore nuove regole del Codice della Strada che hanno scatenato una serie di polemiche.
Tra le norme entrate in vigore c’è la legge n. 177 del 2024 che ha ampliato il divieto di usare dispositivi elettronici durante la guida.
Nell’elenco è incluso qualsiasi oggetto che possa distogliere l’attenzione, anche solo per pochi secondi. L’obiettivo è ridurre gli incidenti causati da distrazioni, una delle principali cause di sinistri in Italia.
In questo modo si ribadisce che chi guida deve mantenere un’attenzione costante, senza dividere lo sguardo o le mani tra il volante e altri apparecchi.
Vietato l’utilizzo degli smartwatch mentre si guida: quali sono le conseguenze
L’articolo 173 del Codice della Strada vieta l’uso, durante la marcia, di cellulari, tablet, smartwatch e in generale di tutti i dispositivi che richiedono di staccare le mani dal volante o lo sguardo dalla strada. Le sanzioni sono pesanti: si va da 250 a 1.000 euro di multa alla prima violazione. Si prevede, inoltre, la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi. In caso di recidiva entro due anni, la multa sale fino a 1.400 euro, la sospensione può arrivare a tre mesi e i punti tolti passano da 5 a 10.
Anche se la legge non menziona esplicitamente l’orologio, viene interpretata in modo molto ampio. Se per controllare l’ora o una notifica si compie un movimento che distrae, come girare il polso o abbassare lo sguardo, l’infrazione può essere contestata. Restano consentiti i comandi vocali, i pulsanti al volante e i sistemi integrati che non richiedono interazioni manuali.
Dispositivi tecnologi alla guida: quando si rischia la sospensione della patente
Le nuove norme del Codice della Strata non prevedono solo multe e punti in meno, ma anche la sospensione immediata della patente. In base all’articolo 218-ter, la sospensione “breve” può scattare sul posto e non c’è neanche bisogno di attendere i lunghi tempi della burocrazia. Se il conducente ha meno di 20 punti, la patente può essere sospesa da 7 a 15 giorni, a seconda del punteggio residuo.
Questo provvedimento serve a rendere la sanzione più efficace e a responsabilizzare subito chi commette l’infrazione. Alla prima violazione vengono tolti 5 punti e la patente può essere ritirata immediatamente. In caso di un ulteriore comportamento errato, invece, le conseguenze sono ancora più gravi. Chi provoca un incidente per distrazione rischia fino a 6 mesi di sospensione. Anche un gesto istintivo come quello di guardare l’ora o rispondere a una notifica sullo smartwatch può costare molto caro.