Disastro SUPERBONUS: l’Agenzia delle Entrate sta inviando a tutti la nuova comunicazione | Dovete pagare 2 mila euro di multa

Multa in arrivo per il Superbonus

Multa in arrivo per il Superbonus - Wikicommons - C4comic.it

Una brutta notizia per tutti coloro che hanno beneficiato del Superbonus: esiste il rischio assai concreto di dover pagare una multa salata

L’Agenzia delle Entrate ha acceso i riflettori sui contribuenti che hanno beneficiato del Superbonus 110%, avviando una massiccia campagna di compliance. L’allarme è rivolto in particolare a due categorie di beneficiari.

La prima riguarda coloro che non hanno provveduto ad aggiornare la rendita catastale dell’immobile dopo la ristrutturazione, la seconda è rappresentata da chi ha presentato spese non congruenti con i lavori eseguiti nella dichiarazione dei redditi.

La scadenza da segnare in rosso sul calendario è il 31 ottobre. Entro tale data infatti i contribuenti che hanno ricevuto le lettere di compliance avranno la possibilità di presentare una dichiarazione integrativa per correggere gli errori, sanando la propria posizione ed evitando le pesanti sanzioni previste.

Le comunicazioni inviate dall’Agenzia delle Entrate non sono avvisi di accertamento ma veri e propri “inviti alla collaborazione”, uno strumento di prevenzione del contenzioso. L’Agenzia sta incrociando i dati relativi alle agevolazioni edilizie con quelli immobiliari e le dichiarazioni dei redditi, individuando alcune vistose anomalie.

Le lettere di compliance: un invito alla regolarizzazione

La prima consiste nel mancato aggiornamento catastale: dopo un intervento di riqualificazione profonda come quello permesso dal Superbonus, che può aumentare significativamente il valore e l’efficienza energetica dell’immobile, la legge impone l’obbligo di presentare una nuova denuncia al Catasto. La mancata variazione della rendita catastale comporta una dichiarazione infedele ai fini IMU e TARI, oltre a non riflettere il reale valore dell’immobile.

La seconda anomalia riguarda le cosiddette ‘spese non congruenti in dichiarazione’: si tratta di discrepanze tra gli importi spesi e dichiarati per i lavori ammessi al Superbonus e quanto effettivamente risulta dai documenti o dagli standard di spesa. Errori, omissioni o l’indicazione di spese non ammissibili possono configurare un errore nella dichiarazione dei redditi.

Sono previsti 2000 euro di multa per il Superbonus
Sono previsti 2000 euro di multa per il Superbonus – Wikicommons – C4comic.it

Come sanare la posizione entro il 31 ottobre

Per i contribuenti interessati il termine del 31 ottobre offre una via d’uscita agevolata. Presentando una dichiarazione integrativa entro questa data, è possibile correggere i modelli fiscali (come il Modello Redditi o il 730) precedentemente inviati. Il vantaggio principale è l’applicazione del cosiddetto ravvedimento operoso, che permette di pagare una sanzione ridotta, evitando la sanzione piena per omessa o infedele dichiarazione, che può arrivare fino a 2.000 euro e oltre per ogni errore.

L’operazione è delicata e richiede l’assistenza di un professionista (CAF o commercialista) per assicurarsi che tutte le correzioni necessarie, in particolare l’aggiornamento della rendita catastale tramite la procedura DOCFA, siano state effettuate correttamente prima di inviare la dichiarazione integrativa.