Termosifoni, NON metterli MAI al massimo | La manopola va impostata così: chi sbaglia la paga cara
La manopola del termosifone - Wikicommons - C4comic.it
L’inverno è alle porte e con l’accensione dei termosifoni torna puntuale un dubbio che attanaglia milioni di famiglie
Ogni anno, quando le temperature iniziano a scendere, si ripete la stessa scena: termosifoni aperti al massimo sperando di scaldare la casa più velocemente.
Una pratica diffusissima, ma totalmente sbagliata, che porta solo a consumi elevati e scarsa efficienza. La temperatura ideale non si raggiunge accendendo l’impianto “a palla”, bensì utilizzandolo in modo costante, graduale e intelligente.
Molti sottovalutano il fatto che un impianto domestico non funziona come un fornello che si scalda all’istante.
Il riscaldamento richiede equilibrio e continuità: aumentare la manopola oltre un certo punto non scalda più velocemente, ma fa solo lavorare l’impianto oltre il necessario, con una spesa inutilmente più alta in bolletta. Proprio per questo è fondamentale conoscere le indicazioni ufficiali.
Il consiglio degli esperti: la regola che pochi rispettano
L’ENEA, l’Agenzia nazionale per l’efficienza energetica, ricorda che il rendimento ottimale dei termosifoni si ottiene mantenendo una temperatura stabile e non eccedendo con la manopola. Secondo le linee guida, la regolazione corretta non supera mai la temperatura raccomandata per gli ambienti abitativi, pari a circa 19-20°C. Impostare livelli più alti non solo aumenta i consumi, ma può creare sbalzi termici dannosi per la salute.
La tentazione di girare la manopola al massimo è forte, soprattutto quando si rientra in casa infreddoliti, ma ENEA spiega chiaramente che si tratta di un gesto inutile: l’impianto impiega sempre lo stesso tempo per portare le stanze alla temperatura impostata, indipendentemente dal livello della manopola. L’unica differenza è che, tenendola troppo alta, la caldaia continuerà a lavorare più a lungo e consumerà molto di più.

La regolazione giusta per riscaldare bene e spendere meno
La manopola dovrebbe essere impostata su un valore intermedio, tale da mantenere stabile la temperatura della casa senza picchi improvvisi. In genere, l’impostazione ottimale corrisponde a una via di mezzo sulla scala della valvola termostatica: abbastanza per garantire comfort, ma senza superare i limiti consigliati. Questo permette di sfruttare l’inerzia termica delle pareti, evitando continui avvii e spegnimenti della caldaia, tra le principali cause di spreco.
Un altro errore comune è quello di chiudere completamente i termosifoni in alcune stanze e lasciare tutto aperto nelle altre: così facendo si compromette la circolazione dell’aria calda e si generano squilibri nell’impianto. Meglio tenere una regolazione uniforme, abbassando leggermente dove necessario ma mai azzerando del tutto. La chiave è la costanza: mantenere una temperatura omogenea riduce i consumi e permette all’impianto di lavorare con più efficienza. Seguire queste indicazioni significa avere una casa calda senza sprechi e soprattutto senza sorprese nella bolletta di fine mese. Un gesto semplice, che molti ancora ignorano, ma che può fare davvero la differenza. E questo inverno, con i costi dell’energia ancora instabili, sbagliare la manopola potrebbe rivelarsi un errore decisamente caro.