Cellulare al volante, nuova stangata | Fai attenzione a questo dettaglio: rischi una multa raddoppiata
Cellulare al volante - Depositphotos - c4comic.it
L’uso del cellulare mentre si guida è diventato uno dei comportamenti più sanzionati sulle strade italiane, e con le ultime norme il rischio di incorrere in una maxi-multa è più alto che mai.
Negli ultimi anni, le distrazioni alla guida rappresentano una delle principali cause di incidenti, spesso più pericolosa della velocità eccessiva.
Basta un secondo per perdere la concentrazione: una chiamata, un messaggio, un social aperto mentre si è al volante. Le campagne di sensibilizzazione lo ripetono da tempo, ma i dati continuano a confermare che gli automobilisti sottovalutano i rischi, soprattutto quando pensano di poter “sganciare gli occhi dalla strada” per pochi istanti.
Il problema è che, con la diffusione degli smartphone e delle app di messaggistica, i controlli si sono intensificati e le sanzioni diventano sempre più severe.
E adesso c’è un dettaglio che sta colpendo moltissimi automobilisti: un comportamento considerato “minore” ma che, secondo il Codice della Strada, può raddoppiare la multa e far scattare misure ben più pesanti.
La norma che pochi conoscono e che fa scattare la super sanzione
Secondo quanto ricordato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nelle linee guida aggiornate, non è vietato soltanto telefonare con lo smartphone in mano. Il divieto riguarda ogni utilizzo del dispositivo che richieda anche solo per un attimo di staccare le mani dal volante o distogliere lo sguardo dalla strada. Questo include la consultazione di mappe, la selezione di playlist, l’apertura di app e perfino l’attimo in cui si tiene il telefono appoggiato tra spalla e orecchio.
Il dettaglio che sta “incastrando” moltissimi utenti è proprio questo: anche impugnare il telefono senza usarlo rappresenta violazione. Non serve digitare, scorrere o leggere: se l’automobilista guida con il cellulare in mano, la sanzione è pienamente applicabile. E non finisce qui. Se durante il controllo si viene sorpresi in una situazione di traffico pericolosa — per esempio in coda, al semaforo o in movimento irregolare — la multa può essere raddoppiata, con aggiunta della sospensione della patente nei casi più gravi.
Quando scatta la multa raddoppiata e come evitare brutte sorprese
La sanzione di base è già pesante, ma la normativa prevede un aggravio per chi viene sorpreso a utilizzare il telefono durante una manovra potenzialmente rischiosa: sorpassi, frenate improvvise, mancato rispetto della distanza di sicurezza. In queste circostanze la multa può aumentare sensibilmente e, se si tratta di recidiva entro due anni, si rischia la sospensione della patente fino a tre mesi. Una stangata che può rovinare non solo il portafoglio ma anche la quotidianità lavorativa di chi usa l’auto per esigenze professionali.
Per evitare problemi, gli esperti suggeriscono di utilizzare sempre sistemi vivavoce, supporti omologati e assistenti vocali. Anche fermarsi al semaforo non autorizza a usare il telefono: il divieto vale finché il veicolo è in marcia o in sosta temporanea. L’unico modo per non rischiare è evitare qualsiasi contatto con il telefono mentre si guida, senza eccezioni. Una regola semplice, ma ancora ignorata da troppi automobilisti. Il messaggio è chiaro: la tolleranza si sta riducendo e i controlli aumentano. Conoscere questo dettaglio può fare la differenza tra un viaggio tranquillo e una multa raddoppiata. E, soprattutto, può evitare incidenti causati da un secondo di distrazione che nessun risparmio economico potrà mai compensare.