Comic-Con: quale futuro?
Con la fine del contratto tra l’organizzazione del Comic-Con e la città di San Diego nel 2016, molte altre città della West Coast stanno valutando l’ipotesi di ospitare il grande evento tanto atteso ogni anno da migliaia e migliaia di fan.
Città come Los Angeles e Anaheim sembrano davvero molto interessate a questa opportunità.
La “città degli angeli” parrebbe avere diverse chances, principalmente legate alla vicinanza con Hollywood e, quindi, alle compagnie cinematografiche e al giro di affari che ruota intorno a produttori, sponsor e autori. Il problema principale, allo stato attuale, risulterebbe la mancanza di posti letto negli alberghi dell’area del centro congressi che la città destinerebbe al Comic-Con. Difficile da colmare nell’immediato.
Anaheim, invece, già partner degli organizzatori del Comic-Con per l’altro evento, il WonderCon, non avrebbe certo questo problema. La città dispone, infatti, di un grande centro congressi e, a poca distanza, camere d’albergo addirittura superiori a quelle disponibili a San Diego. Unico problema: la presenza dei due parchi a tema della Disney e il rischio di non poter gestire tutto l’afflusso di persone che ne consegue.
La città di San Diego, dal canto suo, sembra non voler arrendersi all’idea di dover perdere l’importante convegno dopo più di quarant’anni, promettendo grossi investimenti per implementare il centro congressi e le infrastrutture collegate. Purtroppo l’organizzazione del Comic-Con ha dovuto costatare che significative spinte in questa direzione non sono state finora finanziate.
Alcuni esponenti del mondo politico di San Diego, come il sindaco Faulconer e il presidente dell’Autorità garante per il turismo a San Diego Terzi, auspicano di poter trovare nuove vie e nuovi modi per sbloccare fondi e permettere un ampliamento dell’area dedicata al Comic-Con, nuovi alloggi e incrementare l’impegno delle istituzioni cittadine per confermare l’evento anche nei prossimi anni.
Fonti: Los Angeles Times, Newsarama