UFFICIALE INPS, da oggi conteggiano anche gli anni in cui non hai lavorato: vai in pensione subito | È già legge

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Cinque anni senza contributi potranno essere riscattati: ecco come cambia il futuro previdenziale per molti italiani vicini alla pensione.

Con la Legge di Bilancio 2024 arriva una misura attesa da molti italiani che stanno per andare in pensione e hanno molti dubbi.

A quanto pare per il biennio 2024-2025 sarà possibile riscattare fino a cinque anni di vuoti contributivi, anche non consecutivi.

Si tratta di un’opzione pensata per chi ha iniziato a versare i contributi solo dopo il 1° gennaio 1996 e non possiede alcuna anzianità previdenziale precedente.

L’obiettivo è aiutare questi lavoratori a colmare i buchi nei versamenti e a raggiungere più facilmente i requisiti richiesti per la pensione contributiva.

Conteggio anni senza contributi: la nuova circolare INPS propone un’ottima possibilità

A confermare i dettagli è la circolare INPS n. 69 del 29 maggio 2024, che chiarisce come e a chi si rivolge la nuova possibilità. Secondo quanto ha diffuso l’avviso specifico dell’ente previdenziale italiano, la misura si applica esclusivamente a chi non ha versato contributi prima del 1996 e non percepisce ancora alcuna pensione.

È possibile riscattare fino a cinque anni di periodi scoperti da contribuzione, a patto che non siano già coperti da versamenti obbligatori, figurativi o volontari. Rientrano in questa categoria, ad esempio, i periodi di inattività tra due impieghi, la disoccupazione non indennizzata o gli anni dedicati a percorsi personali non retribuiti. In sostanza, si offre la possibilità di valorizzare anche quei momenti in cui non si lavorava, purché rientranti nei limiti previsti e non sovrapposti ad altri contributi.

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Come riscattare cinque anni senza contributi ai fini pensionistici

Per poter ottenere questo incentivo a sostegno di chi ha riscontrato dei buchi di occupazione nella propria vita c’è una procedura specifica. La richiesta deve essere inoltrata entro il 31 dicembre 2025, attraverso il sito dell’INPS, il Contact Center o tramite i patronati. Il costo per ogni anno riscattato è calcolato secondo il sistema contributivo, ovvero in base all’aliquota applicata alla retribuzione imponibile del lavoratore.

È possibile pagare in un’unica soluzione o a rate. Il riscatto non è gratuito, ma può rappresentare un’opportunità strategica per chi è vicino alla pensione e intende completare gli anni mancanti. Ogni lavoratore può decidere se aderire, valutando attentamente convenienza economica e impatto sulla propria posizione contributiva. Si tratta di un’opportunità importante per le carriere discontinue, da valutare alla luce della difficile situazione pensionistica in Italia. In questo clima d’incertezza diffusa è importante conoscere le possibilità a propria disposizione per una pensione serena.