ADDIO TARI, abolizione totale da quest’anno: mandi il documento di tua nonna e sei a posto | Non paghi più nulla

Spazzatura-Foto-di-Julia-M-Cameron-da-Pexels-C4Comic.it

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In alcune città non si paga nulla per la spazzatura: se si rispettano i requisiti, l’odiatissima tassa TARI può essere azzerata. Ecco come fare.

Non tutti sanno che è possibile evitare di pagare la tassa sui rifiuti, senza ricorrere a trucchi illegali o commettere il reato di evasione fiscale.

Esistono, infatti, delle regole precise che permettono di ottenere uno sconto o persino l’esenzione totale. In alcuni Comuni, chi si trova in situazioni particolari può fare domanda per non pagare nulla, a patto di presentare i documenti richiesti.

Per molte persone anziane, questo è un diritto molto importante e facile da far valere: spesso basta presentare il certificato d’invalidità o l’attestazione ISEE.

Diversi regolamenti comunali prevedono sconti o l’azzeramento della TARI per chi rispetta determinati criteri. Bisogna, però, informarsi sulle regole in vigore nel proprio Comune, perché cambiano da città a città.

Esenzione pagamento TARI: chi ne ha diritto e quali sono i requisiti da rispettare

Ogni Comune decide in autonomia chi ha diritto all’esenzione o alla riduzione della TARI. Alcuni esonerano dal pagamento chi possiede case non abitate, locali chiusi o attività ferme da tempo. In questi casi la regola applicata dice che se non si producono rifiuti, non si deve pagare. Per ottenere l’esenzione può bastare una dichiarazione in cui si attesta che non ci sono utenze attive, oppure un documento firmato.

Anche gli anziani che vivono da soli o con una pensione molto bassa possono avere diritto a non pagare la tassa, soprattutto se hanno problemi di salute. Serve solo la giusta documentazione: ad esempio, un certificato di invalidità o un ISEE aggiornato. Ogni Comune ha però le sue regole. A Trani, per esempio, chi ha un’invalidità superiore al 75% e un reddito basso non paga nulla. A Somma Lombardo, in casi simili, si applica uno sconto del 50%.

Tassa-spazzatura-Foto-di-Julia-M-Cameron-su-Pexels-C4Comic.it
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Nuovo metodo di calcolo per la TARI: i fattori che incidono sulla tassa della spazzatura

Dal 2025 in molte città italiane la TARI si calcola in modo diverso: si pagherà in base alla quantità di rifiuti prodotti. Si tratta del sistema della “tariffa puntuale”, che premia chi fa bene la raccolta differenziata e produce meno rifiuti indifferenziati. In alcune zone vengono usati cassonetti con tessere elettroniche per misurare la quantità di rifiuti.

Intanto, i Comuni stanno aggiornando i piani tariffari tenendo conto dell’inflazione e delle difficoltà economiche degli italiani, ma ognuno resta libero di fissare i propri importi. A Genova, ad esempio, sono previsti sconti, mentre a Pisa si parla di aumenti fino al 7%.