Ultim’ora: annunciata la nuova TASSA sulla COLAZIONE fuori | Se decidi di farla al bar scatta in automatico ed è tutto legale

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Il caffè al bar diventa sempre più costoso: la colazione fuori casa subisce drastici rincari paragonabili ad una vera e propria tassa che grava sulle spalle degli italiani.
Per tanti italiani il caffè e la brioche al bar rappresentano l’espressione intoccabile di un rito quotidiano. Da settembre, però, chi entra in un locale troverà prezzi più alti.
Non si tratta di una scelta isolata, ma di un trend che ormai riguarda tutta Italia. I gestori spiegano che non possono più assorbire i costi: affitti, bollette e forniture crescono senza sosta.
Fabio Cadamuro, titolare del 0434 Cafè e consigliere comunale di Pordenone è intervenuto sulla faccenda, spiegando che entro fine anno saranno in molti a ritoccare i listini dei prezzi.
La colazione, quindi, diventa una cartina di tornasole delle difficoltà economiche che colpiscono il settore, con effetti immediati sulle abitudini di milioni di persone.
Salgono i prezzi della colazione al bar: chi non si adegua è destinato a chiudere
Nel bar di Cadamuro il caffè passerà da settembre a un euro e cinquanta. La causa non è solo l’aumento delle materie prime, ma anche l’affitto che nello stesso mese salirà del 13%. I baristi si trovano davanti a tre possibilità. Possono abbassare la qualità dei prodotti serviti, mantenere i prezzi stabili sperando in una maggiore affluenza di clienti o alzare i prezzi dei listini.
Molti scelgono l’ultima strada, perché rinunciare alla qualità significherebbe perdere credibilità. A pesare ci sono anche rincari su latte, pane, salumi e prodotti base, che rendono impossibile restare competitivi senza aumenti. Il problema è che il potere d’acquisto delle famiglie italiane è fermo da anni e ogni centesimo in più sullo scontrino viene percepito come un salasso.
Gli aumenti che hanno messo a dura prova il settore dei bar: inevitabili i rincari
Confrontando i dati si scopre che negli ultimi vent’anni il prezzo del caffè è salito solo di cinquanta centesimi, molto meno rispetto all’inflazione. Ma oggi il margine per i gestori è troppo stretto. Il costo del caffè verde, ad esempio, è quadruplicato in meno di due anni per colpa di speculazioni e problemi climatici in paesi come Brasile e Vietnam. Anche il cacao ha subito rincari record e i costi sono conseguenzialmente lievitati per tutto il settore.
Cadamuro sottolinea che recandosi all’estero ci si imbatte raramente in un espresso buono che costi meno di due euro, mentre in Italia resta l’idea che la tazzina debba costare sempre poco. Questa convinzione è ora messa in discussione dai rincari previsti.