Si prendono i soldi dallo STIPENDIO: l’Agenzia delle Entrate ha ricevuto il via libera | Non puoi più sfuggire al Fisco: devi pagare

Uomo-triste-Foto-di-Andrea-Piacquadio-da-Pexels-C4Comic.it

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Per alcune categorie di dipendenti italiani è in arrivo una stretta fiscale senza precedenti: l’Agenzia delle Entrate ha avviato controlli automatici che non prevedono notifiche.

Dal 1° gennaio 2026 entrerà in vigore un meccanismo che cambierà radicalmente il rapporto tra dipendenti pubblici e Agenzia delle Entrate.

Con la manovra economica, infatti, il governo ha stabilito che chi lavora per lo Stato e ha cartelle esattoriali non pagate di almeno 5.000 euro, unite a uno stipendio netto superiore a 2.500 euro al mese, subirà un prelievo diretto dalla propria busta paga o pensione.

La trattenuta non richiederà alcuna notifica preventiva né passaggi giudiziari, ma scatterà automaticamente ogni volta che l’amministrazione erogherà lo stipendio.

Il sistema informatico dell’Agenzia delle Entrate effettuerà un controllo incrociato e, se i requisiti risulteranno soddisfatti, sarà attivata una trattenuta fino a un settimo dello stipendio mensile.

Chi rischia il blocco dello stipendio per saldare i debiti con il Fisco

La nuova misura che sconvolge gli italiani intende garantire tempi certi di recupero dei crediti fiscali ed evidenziare come chi percepisce denaro pubblico debba dare l’esempio di correttezza tributaria. Il prelievo forzoso della somma dovuta, quindi, non riguarda indistintamente tutto il pubblico impiego ma solo una fascia ristretta di lavoratori. Secondo le stime contenute nella legge di Bilancio, circa 250.000 dipendenti statali hanno debiti superiori a 5.000 euro, ma soltanto una minoranza sarà effettivamente soggetta alla trattenuta.

Le condizioni per l’applicazione sono due: un debito fiscale accertato e non saldato di almeno 5.000 euro e una retribuzione netta mensile superiore a 2.500 euro. La platea effettiva viene stimata intorno a 30.000 lavoratori. Si tratta di dipendenti con stipendi medi che si aggirano sui 3.500 euro. Per questi soggetti, dal 2026, la busta paga potrà essere alleggerita mese dopo mese fino alla completa estinzione del debito, senza possibilità di sottrarsi al prelievo automatico predisposto dal Fisco.

Disperato-Foto-di-Andrea-Piacquadio-su-Pexels-C4Comic.it
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Debiti con lo Stato: modalità di prelievo sullo stipendio e limiti previsti dalla legge

Il nuovo sistema prevede che il prelievo avvenga in maniera costante e regolare. Ogni accredito di stipendio o pensione sarà verificato. In presenza dei requisiti richiesti scatterà la trattenuta diretta. Per tutelare il diritto a un reddito minimo, la normativa ha fissato un tetto massimo. Non bisognerà sforare il limite di un settimo della retribuzione mensile.

Praticamente su uno stipendio netto di 3.500 euro la somma massima pignorabile ammonta a circa 500 euro al mese. Questa cifra sarà destinata al pagamento delle cartelle esattoriali fino al saldo totale del debito. Solo quando l’intera somma risulterà coperta, la trattenuta cesserà automaticamente.