Al centro Glyn Dillon, a destra Martina Moretti, io a sinistra. – un ringraziamento speciale a Franzi Gastoldi per la foto –
GLYN DILLON IL NAO DI BROWN BAO BOUTIQUE – Eccoci come promesso pronti col resoconto dell’evento tenutosi alla BAO Boutique Brera, ormai meta fissa di queste settimane, in occasione dell’incontro con Glyn Dillon e del suo Il Nao di Brown (di cui vi abbiamo parlato qui – click).
Al posto di comando anche oggi c’è la bravissima Caterina Marietti, nel doppio ruolo di presentatrice-traduttrice. Non si perde tempo e si dà il via alle danze.
Caterina, dopo aver brevemente presentato Dillon, inizia l’intervista. Non tardano ad arrivare anche i contributi dai presenti, le domande incalzano e per un’ora abbondante il disponibile autore non si tira indietro e sviscera tutti i retroscena sulla realizzazione del volume e le curiosità sui suoi inizi di carriera.
Noi eravamo, naturalmente, in prima fila e abbiamo ripreso i punti più salienti dell’incontro (che potete trovare in fondo all’articolo).
Glyn si racconta e non si risparmia: dalla lunga gestazione e lavorazione del libro, si parla di circa quattro anni, all’aneddoto sulla copertina. Pare infatti che in origine la cover del volume non fosse quella attuale e che Dillon, su pressioni dell’editore francese, abbia dovuto reinventarla da zero nel giro di due giorni. BAO ringrazia e onestamente anche noi. Il volume ha poi avuto un enorme successo: molte sono state le persone che hanno scritto all’autore per ringraziarlo. Una dimostrazione di come il suo lavoro abbia avuto un impatto sulle loro vite (specie coloro che soffrono di “disturbi ossessivi-compulsivi” come la protagonista del libro). Ed è lui stesso a rivelare che il complimento più grande è stato il gesto di un lettore che, presa carta e penna, ha scritto a mano una lettera di ringraziamento come ormai, in un’epoca in cui le mail e la messaggistica digitale sono all’ordine del giorno, è raro fare. Un pensiero, una cura e un’attenzione che hanno decisamente commosso Glyn.
Al termine della presentazione Dillon inizia a lavorare alle dediche sui volumi e abbiamo il tempo di fare due chiacchiere con le diverse facce amiche presenti. Quello che personalmente amo di questi eventi è vedere come siano accentratori di realtà collaterali davvero degne di nota. Ed è così che ho il piacere di scambiare due chiacchiere con Tommaso di Flying Kids Records, piccola ma buonissima etichetta discografica, che ha appena dato alle stampe un bellissimo volume su vent’anni di musica alternativa americana e di cui Zerocalcare ha realizzato la copertina. Volume la cui prima tiratura è andata esaurita in pochissimo tempo e che, se amate le cose belle, potete andare a scoprire qui.
Si chiude quindi alla grande anche questa seconda settimana di eventi alla Bao Boutique. L’appuntamento è per la prossima, con C4 Comic in prima linea per cercare di far rivivere, anche a chi non ha potuto presenziare, le emozioni che si respirano.
Dicembre è sempre un mese attesissimo per i pensionati, visto che oltre all'accredito pensionistico arriverà…
L’uso del cellulare mentre si guida è diventato uno dei comportamenti più sanzionati sulle strade…
La camminata è l’attività fisica più semplice, sicura e accessibile a tutte le età. Ma…
Molti correntisti lo scoprono troppo tardi: sul conto bancario esiste un’imposta che scatta automaticamente quando…
Con l’arrivo dell’inverno e l’obbligo di dotarsi di dispositivi antisdrucciolevoli, torna l’allarme sulle catene da…
L’inverno è alle porte e con l’accensione dei termosifoni torna puntuale un dubbio che attanaglia…