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Il Richiamo di Alma: Vanna Vinci presenta il libro alla libreria Open

VANNA VINCI ALMA BAO OPEN – Siamo tornati sul luogo del delitto, ebbene sì. Dopo l’incontro con Luke Pearson e Fumio Obata (di cui potete leggere un articolo qui), ieri sera eravamo nuovamente alla libreria Open, un ampio spazio collocato nel centro di Milano, un’oasi di pace e tranquillità con spazi per lo studio, per le letture, per il lavoro ma soprattutto libri, libri e ancora libri. Libri con la maiuscola, di quelli che restano nel cuore, libri come Il Richiamo di Alma, l’ultimo graphic novel di Vanna Vinci, tratto dal romanzo di Stelio Mattioni e presentato al pubblico milanese alla presenza dell’autrice. L’occasione era di quelle ghiotte e non potevamo farcela scappare, quindi eccoci qui a raccontarvi quello che è accaduto nel corso della lunga chiacchierata con l’artista (non vi siete persi la bellissima intervista che abbiamo fatto uscire qualche tempo fa vero? Nello sciagurato caso in cui vi fosse sfuggita, ve la linko qui).

Ready? Go!

Vanna Vinci e Michele Foschini in un momento della serata.

Una breve ma completa introduzione di Michele Foschini, per l’occasione conduttore e moderatore della serata, permette ad un pubblico via via più numeroso con il passare dei minuti, di entrare nel mood giusto. Come già accennato Il Richiamo di Alma è un romanzo di Stelio Mattioni, scrittore della scena triestina della seconda metà del novecento, che esce per Adelphi nel 1980 e che arriva in finale al Premio Selezione Campiello. Vanna Vinci, il cui tratto e disegno non si può definire plastico ma che Foschini descrive alla perfezione: “è come se tutto fosse un fermo immagine assoluto, destinato a rimanere in basso rilievo nella storia, quasi avesse preso gli strumenti statici del disegno rupestre, per adattarlo alla narrazione moderna”, ne ha curato l’adattamento a fumetti. Un libro che BAO Publishing si è trovato tra le mani, praticamente già pronto, si trattava infatti di una trentina di tavole grandi uscite per il quotidiano Il Piccolo di Trieste. Ciò che manca in plasticità grafica, l’autrice lo compensa grazie ad una splendida capacità narrativa, a tasselli, incredibilmente facile da seguire. Ed è proprio questa sua peculiarità, che ha permesso di ripensare il romanzo nel formato “all’italiana” (così detto per via degli albi della Nerbini, editore che traduceva e pubblicava le strisce Disney negli anni 20 e 30), cioè quello orizzontale 24×17.

La lunga chiacchierata procede senza sosta, Vanna Vinci e il suo editore sono affiatati, il pensiero fumettistico è sincronizzato e dopo pochissimo si comincia a parlare della genesi del libro. Scopriamo che il seme dell’idea di fare un adattamento a fumetti del romanzo di Mattioni è stato piantato da Alessandro Mezzena Lona, il responsabile delle pagine culturali de Il Piccolo di Trieste, che propose a Vanna di leggere il libro. Soltanto 13 anni dopo, però, si sarebbe presentata la possibilità concreta di poterne fare una trasposizione a fumetti. Un lavoro che l’autrice ha sentito sempre più suo, forte anche del legame sentimentale con la città di Trieste.

Come sempre accade agli eventi BAO, il “question time” è in ogni momento. Noi non ci facciamo pregare e parto con una domanda che mi frulla in testa dal momento in cui ho girato l’ultima pagina del libro: qual è per Vanna, il significato del viaggio alla ricerca di Alma. Si esplora quindi la dimensione più personale del libro. Il Richiamo di Alma è una ricerca, un viaggio ossessivo verso una figura che sfugge. Immateriale. Un percorso che ciascuno di noi può fare proprio e a cui ogni lettore può attribuire le sfumature più intime. Per l’artista il significato è quello di un percorso a doppio filo, quello della geografia dei luoghi e dell’anima. Da una parte si esplora una città in tutte le sue sfaccettature, in tutti i suoi volti, dall’altra si indaga all’interno del proprio mondo. La ricerca di Alma è un viaggio alla scoperta di sé stessi.

Si continua a parlare del libro, della dimensione fisica dell’oggetto e di come il formato orizzontale si sia perfettamente prestato al passaggio verso la dimensione del graphic novel. Una scelta funzionale sia dal punto di vista logistico, che da quello narrativo. L’intuizione di tagliare a metà le tavole originali ha permesso quindi di accorciare di molto i tempi di pubblicazione e allo stesso tempo di mantenere intatto il ritmo del racconto. Una soluzione che ha restituito nuova vita a una storia che merita di esistere e di restare a lungo.

Vanna Vinci è spontanea, è una forza e il suo essere diretta è contagioso. Mentre parla del suo libro e del suo amore per la città di Trieste sale la curiosità. La voglia di dialogare e di sapere quando potremo leggere di nuovo qualcosa di suo, premono con urgenza.

Nel futuro di Vanna Vinci e BAO Publishing c’è in cantiere, oltre a una ristampa di Sophia, il progetto di una biografia di Erich von Stroheim, attore e regista del cinema muto di Hollywood. Una figura tragica e sopra le righe, un uomo che ha fatto delle sue bugie la propria fortuna e la propria disgrazia. Un progetto delicato e importante che vedrà la luce nel 2016, proprio perché è indispensabile fare in modo che prenda forma nella maniera più opportuna e adatta. Una storia che sembra fatta apposta per la capacità narrativa di Vanna Vinci. Un libro che l’autrice aveva quasi timore di proporre a BAO, che però subito ha capito che la storia di un uomo “larger than life” come Stroheim era quella che volevano assolutamente realizzare con Vanna.

Le chiacchiere vanno avanti, tra il serio e il faceto, tra risate e considerazioni sulla bontà del panino con il prosciutto cotto e il cren. Che tra l’altro molti dei presenti, tra cui il sottoscritto, scoprono essere il rafano. Un’altra serata piacevole, interessante e divertente. Come al solito Bao Publishing non delude e non si ferma, continua la sua inarrestabile marcia verso Lucca Comics & Games 2014 e prosegue nel voler proporre al pubblico i propri autori con incontri e iniziative. A noi non rimane che il tempo di scattare qualche foto e di metterci in fila per il nostro sketch. L’appuntamento è alla prossima e lasciamo che a salutarvi sia la stessa Vanna Vinci (che ringraziamo per la disponibilità!) nel video che trovate qui sotto!

 

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