Come già annunciato ieri, le prossime due settimane vedranno ancora Vivi e Vegeta al centro delle nostre C4 Chiacchiere e questa volta sforniamo una combo di artiste interessantissima, stiamo parlando di Giulia Prodiguerra e Nicoletta Baldari. Partiamo questa settimana proprio con Giulia, traduttrice per Vivi e Vegeta e per RW Lion, che ci ha accompagnato in un viaggio nel mondo delle traduzioni e del fumetto (Verticalismi e non).
Prima di salutarvi vi ricordo che la versione inglese di Vivi e Vegeta, Live and let Leaf, ha una bellissima pagina Facebook e che se volete gustarvi i funambolici giochi di parole di Francesco Savino nella lingua d’Albione (o se avete amici di lingua inglese ai quali consigliare un fumetto di qualità made in Italy), come al solito vi basta fare un salto su Verticalismi. Ok, la smetto, vi lascio all’intervista, buona lettura!
C4Comic: Ciao, Giulia e benvenuta sulle pagine di C4Comic! È un piacere averti qui con noi!
Giulia Prodiguerra: Grazie a voi per l’opportunità!
C4C: La prima domanda qui su C4C è di solito uno spazio a disposizione dell’artista ospite per raccontarsi. Dalla tesi di laurea sul Doctor Who alle collaborazioni con Lucca Comics & Games, chi è Giulia Prodiguerra?
C4C: La traduzione mi ha sempre affascinato, che si tratti di sottotitoli per i telefilm, fumetti o libri, hai voglia di raccontarci in cosa consiste il tuo lavoro? Cosa vuol dire essere una traduttrice al giorno d’oggi?
C4C: Veniamo all’argomento caldo dell’intervista: Vivi e Vegeta. Come sei entrata a fare parte del team?
C4C: Qual è la caratteristica che più ti ha colpito in Vivi e Vegeta? C’è stato qualche aspetto che ti ha invece messo a dura prova? Magari qualche famigerato gioco di parole partorito dalla diabolica mente di Francesco Savino?
G.P.: Come è risaputo, Francesco mi deve ormai diversi caffè e pizze per i suoi contorti giochi di parole (a partire dal titolo, cui siamo arrivati dopo un brainstorming proprio durante i giorni di Lucca Comics) ma devo ammettere che è stato molto stimolante, dato che ho potuto contare anche sull’aiuto di tutto il team. Ho trovato l’idea di Vivi e Vegeta molto originale e mi è piaciuta fin da subito, sia come disegni che come sceneggiatura: ho apprezzato soprattutto che la storia fosse intrigante e il linguaggio curato ma mai criptico, quindi molto godibile.
C4C: Che consiglio daresti a chi sta intraprendendo ora la strada per diventare traduttore?
G.P.: Di fare tanta, tanta pratica: un attestato o una laurea in lingue sono importantissimi, ma bisogna anche confrontarsi con la lingua viva e mutevole delle serie, dei film, dei libri. Una cosa che faccio spesso è confrontare le varie traduzioni con il testo a fronte per vedere come ogni traduttore abbia reso una determinata frase o parola. Quindi, il consiglio che mi sento di dare è di leggere tanti libri e fumetti in lingua (che grazie a Internet è oggi molto più semplice) di genere molto diverso, tradurli, confrontarsi con altri traduttori, partecipare a laboratori e seminari. Mettersi in gioco, insomma!
C4C: L’ultima domanda è un classico delle nostre interviste: qual è la tua kryptonite?
G.P.: La cioccolata! La adoro ma sono allergica, mi basta la spolverata di cacao sul cappuccino per assomigliare a Jabba the Hutt. Quindi se volete uccidermi rendendomi felice mandatemi una bella scatola di cioccolatini…
C4C: Giulia, grazie mille per la tua disponibilità, è stato un piacere averti con noi!
G.P.: Grazie a voi!
Non se lo aspettava nessuno. Il video pubblicato sui social è diventato virale in poche…
Qualche giorno fa Frank Cho ha disegnato una cover di Spider-Gwen nella stessa posa in…
Passano le settimane e intanto si avvicina la prima edizione del C4 Comic Meets the…
L’allungarsi delle giornate non genera sufficentemente buonumore nel vostro quotidiano? C4 Fun! L’esame è alle…
Vi proponiamo le uscite settimanali J-Pop e GP Manga. Da segnalare il box con la…
A meno di ventiquattr’ore dalla conclusione di un’edizione che ha fatto segnare circa 60,000 visitatori…