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Il forte legame tra matematica e Blackjack

Il Blackjack è tra i giochi più popolari in un casino, merito del suo regolamento intuitivo e di facile approccio, anche per chi non è avvezzo al gioco d'azzardo

La popolarità del Blackjack

Il fatto che ora sia disponibile anche nei casinò online è un ulteriore vantaggio, in pochi minuti sarà possibile effettuare un giro di prova per capire come funziona, oltre a godere di sezioni live con croupier dal vivo. L’obiettivo è vivere l’esperienza magnifica di una partita al Blackjack, nel tentativo di battere il Banco e portare a casa un totale di 21 punti. Ma, oltre a questo, è interessante scoprire come dietro un semplice gioco si nasconda in realtà molto di più. Nato in tempi antichi, si ha una documentazione certa solo dal 1700 in poi. Il Blackjack è partito dalla Francia ed è arrivato, in tempi diversi, in tutto il mondo, confermandosi uno dei punti di riferimento in un casinò. Con il passare dei secoli ha attratto le attenzioni di molti matematici ma perché? Prima di tutto si tratta di un gioco in cui è possibile contare le carte, in modo da incrementare le possibilità di vincita. Negli anni ’90 un gruppo di studenti di matematica utilizzò questa tattica per sbancare i casinò di tutta Las Vegas, con vincite milionarie. A un certo punto, però, vennero scoperti e banditi da tutti i tavoli di Blackjack. Per quanto non sia vietato contare le carte, i proprietari di casinò mal sopportano questa strategia e allontanano i clienti che lo fanno. Questo però non accade con i portali online perciò perché non approfittare? Alcuni casinò come Betfair relegano un grande spazio a questo gioco, sia in formato digitale che live. Basterà registrarsi e aprire un conto di deposito per poter cominciare questa nuova avventura.

I principi della quantistica

Sembra improbabile che una scienza come la quantistica possa essere utilizzata in un tavolo del Blackjack eppure è così. Gli esperti o gli appassionati della materia potranno utilizzarla per fare le comparazioni tra le proprie carte e quelle del Banco, ottenendo così delle equazioni base da utilizzare per capire quando fermarsi o andare avanti. Esistono anche numerosi studi compiuti da svariati scienziati come Thorp e Uston. Il primo è considerato l’Einstein del Blackjack e ha utilizzato i calcoli di un altro matematico, Roger Baldwin, per scrivere una teoria su come battere il Banco. Ad oggi il suo libro è noto nel settore perché introduce il conteggio delle carte come metodo di gioco. Uston invece inventò dei mini computer da mettere nelle scarpe per contare le carte, riuscendo a vincere centinaia di migliaia in pochissimo tempo. Una volta scoperto fu preso in incarico dall’FBI, salvo poi scoprire che quello che faceva non era assolutamente illegale e lo rilasciarono. Insomma, la storia è costellata di storie fantastiche inerenti al Blackjack ma quella più importante è una sola: la propria. Imparando bene le regole e affinando una tecnica personale sarà possibile togliersi molte soddisfazioni dal punto di vista del gioco, senza mai tralasciare il divertimento.

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