BONUS MAMME DI FAMIGLIA: la Meloni per farti fare figli ti regala 480€ | Fai domanda subito per non essere tagliata fuori

Mamma-Foto-di-Andrea-Piacquadio-da-Pexels-C4Comic.it

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Lo Stato italiano ha confermato un importante aiuto pensato per le madri che lavorano e vogliono conciliare famiglia e carriera. Ecco come funziona e chi può riceverlo.

Il Governo ha predisposto anche per il prossimo anno il bonus mamme lavoratrici, una misura che punta a sostenere chi ha almeno due figli e lavora.

Il contributo prevede 40 euro al mese per ogni mese di lavoro svolto, per un totale di 480 euro all’anno, e viene pagato in un’unica soluzione alla fine dell’anno.

Il bonus è rivolto alle donne con reddito fino a 40mila euro annui e vale per chi lavora come dipendente, autonoma o libera professionista. Restano escluse dalla misura solo le lavoratrici domestiche.

Nel Documento programmatico di finanza pubblica approvato dal Consiglio dei ministri, si parla chiaramente di una misura pensata per favorire l’occupazione femminile e la natalità, due temi che restano prioritari per il Governo.

Chi può richiedere il bonus mamme lavoratrici e quali sono i requisiti da rispettare

Il bonus può essere richiesto da madri con almeno due figli, purché il più piccolo non abbia più di dieci anni. Per chi ha tre o più figli, il beneficio dura fino ai 18 anni del figlio più giovane. Le lavoratrici con contratto a tempo indeterminato e almeno tre figli potranno continuare a beneficiare anche dell’esonero contributivo fino a 3.000 euro l’anno, valido fino al 2026.

Il contributo non è tassato e non influisce sul reddito. La domanda va presentata online sul sito dell’Inps, a cui si accede con Spid, Cie o Cns. Per il momento sono stati stanziati 480 milioni di euro, grazie a un aumento annunciato dalla ministra del Lavoro Marina Calderone. Si prevede già che nella prossima Legge di bilancio vengano destinati nuovi fondi per ampliare la misura.

Mamma-lavoratrice-Foto-di-Photo-By-Kaboompics-da-Pexels-C4Comic.it
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Misure pensate per sostenere le mamme che lavorano: sussidi e potenziamenti in arrivo

Il bonus mamme fa parte di un piano più ampio per contrastare il calo demografico che sta colpendo l’Italia. Negli ultimi dieci anni, secondo l’Ocse, il numero di bambini tra 0 e 4 anni è diminuito del 25%. Le previsioni, inoltre, non sono affatto incoraggianti. Per questo, oltre al bonus, il Governo sta lavorando su altri interventi.

Si pensa all’aumento del congedo parentale retribuito all’80% per tre mesi, al bonus nuovi nati da 1.000 euro per chi ha avuto o adottato un bambino nel 2025 e al potenziamento dell’Assegno unico universale. Si tratta di misure che cercano di sostenere le famiglie e rendere meno difficile la scelta di avere figli, soprattutto per le donne che lavorano.