[ESCLUSIVA] C4 Chiacchiere con… Fabio Licari, giornalista della Gazzetta dello Sport
Nell’ambito delle interviste realizzate da C4 Comic abbiamo avuto il grandissimo onore di poter scambiare quattro chiacchiere con Fabio Licari, firma della Gazzetta dello Sport da più di due decenni ed ex direttore di Fumo Di China, rivista che dal 1978 rappresenta un punto di riferimento per tutti gli appassionati di fumetto e all’interno della quale Fabio cura tuttora una rubrica.
C4 Comic: Ciao Fabio, benvenuto su C4 Comic e grazie di averci dedicato il tempo di quest’intervista. Quali sono stati i primi fumetti che hanno segnato la tua storia di lettore… E qual è invece quello che ha un posto particolare nel tuo cuore?
Fabio Licari: Grazie a voi. Tra i primi fumetti che mi trovai a leggere c’è sicuramente l’eccezionale Topolino degli anni ’70. Nel mio cuore, invece, il posto più importante è senza alcun dubbio occupato dall’Uomo Ragno: si tratta di un incontro che segnò un amore senza fine con un fumetto che colleziono ancora oggi.
C4C: L’Uomo Ragno è uscito anche per RCS, che negli anni ha proposto capolavori del fumetto italiano e internazionale in uscita con la Gazzetta dello Sport e con il Corriere della Sera. Collane come “Tutto Pratt”, “Diabolik: Nero su Nero”, la collaborazione con saldapress per The Walking Dead, la collezione completa di Asterix. Come è nata questa idea?
Fabio Licari: In realtà nacque per caso. Mi trovavo in Germania in occasione del Mondiale di Calcio 2006, poco prima di Italia-Repubblica Ceca. La mia passione per il fumetto era cosa nota, iniziò tutto da un semplice scambio di idee dal quale partì un progetto che prosegue ancora oggi.
C4C: Passione per il fumetto che avevi già potuto coniugare con la tua professione di giornalista quando ricopristi il ruolo di Direttore di Fumo Di China. Di quali anni stiamo parlando?
Fabio Licari: Venni contattato al Lucca Comics del 1992. Entrai come direttore nel 1993 e lo rimasi fino al 1997, anno in cui mi presi una pausa fino al 1999. Successivamente rientrai con la rubrica “Il pollice”, che porto avanti ancora oggi con grande piacere.
C4C: Fumo Di China segue il mondo del fumetto dal lontano 1978. Quasi quarant’anni dopo, le cose sono molto diverse ma il fumetto continua ad affascinare di migliaia di persone nel nostro paese: quali sono state le opere più belle che hai letto nel 2014?
Fabio Licari: Sicuramente Lukas e Orfani, parlando del nostro paese. Ma anche Saga, American Vampire, il bellissimo Last Man, gli X-Men di Brian Michael Bendis, Devil di Mark Waid. E poi Mind Mgmt, Fatale, Il Lupo dei Mari, Le Aquile di Roma.
C4C: I tempi sono cambiati anche a livello di presentazione del prodotto fumetto: gli webcomic stanno andando davvero fortissimo e sempre più artisti dagli webcomic riescono ad approdare alla carta. Primo tra tutti Zerocalcare, che è riuscito a portare il fumetto in testa a tutte le classifiche di vendita e a vincere il Premio Fahrenheit 2014. Che cosa ne pensi degli webcomic e, in particolare, dei lavori di Michele Rech?
Fabio Licari: Capita che legga webcomic, ma lo faccio in modo incostante: di fatto io amo la carta, il suo odore ubriacante, poter toccare e sfogliare l’oggetto fumetto. Zerocalcare è un geniaccio del fumetto, riesce a coniugare alla perfezione citazioni e riferimenti colti e popolari: un maestro della semplicità.
C4C: Ringraziandoti e facendo un grande in bocca al lupo, ti chiediamo un’ultima cosa dal momento che il 2014 ha segnato anche il passaggio di consegne all’interno di una testata come Dylan Dog: ti sta piacendo il lavoro di Roberto Recchioni?
Fabio Licari: Siamo partiti molto bene e stiamo andando in crescendo: Anarchia nel Regno Unito è a mio modo di vedere una delle storie più belle degli ultimi anni.