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[Esclusiva] C4 Chiacchiere con… Stefano Simeone

Due settimane fa abbiamo intervistato Francesco Savino, sceneggiatore di “Vivi e Vegeta”, il nuovo webcomic pubblicato su Verticalismi che sta spopolando in rete. In questi giorni, invece, abbiamo avuto occasione di fare due chiacchiere anche con Stefano Simeone, la mano che dà vita a Carl e compagni. Scambiare qualche parola con Stefano è sempre un piacere, ma non vogliamo dirvi altro se non…

Enjoy!

C4 Comic: Ciao Stefano, bentornato su C4 Comic. Nell’intervista precedente, visto il poco tempo a disposizione, ci eravamo concentrati molto sul tuo lavoro “Ogni Piccolo Pezzo”. Approfittiamo di quest’occasione, invece, per lasciarti un po’ di spazio per raccontarti: chi è Stefano Simeone?
Stefano Simeone: Ciao Nicholas, cominci da subito a mettermi ansia! se sono stressato, divento scemo, quindi tutto quello che scriverò è esclusivamente colpa tua. Solare, dinamico, automunito e terrazzatissimo, lavoro nel mondo del fumetto da circa trent’anni anni. In mezzo, lunghe pause, per un totale di circa ventisei anni. Nei tre anni “buoni”, ho fatto due graphic Novel, “Semplice” per Tunué e “Ogni piccolo pezzo” per Bao Publishing. Ho lavorato o lavoro per Aurea, Bonelli, Redbull, Boom! Studios, IDW, Image Comics, Piemme Ragazzi, Star comics, varie ed eventuali. Nel tempo libero, in genere lavoro. Però ieri (8 dicembre, ndr) ho fatto l’albero. E’ per quello che sto rispondendo a quest’intervista così tardi.

C4 Comic: Come ho scritto nella recensione del primo capitolo di Vivi e Vegeta, le tue interpretazioni di piante e fiori antropomorfi mi hanno colpito molto sin da quando ho visto le vignette del progetto in anteprima. È stato difficile ottenere questo risultato? Quali pensi siano state le tue influenze?
S.S.: Sicuramente non Emilio Lecce. Cerco di guardare il meno possibile quello che fa, anche se è difficile, poiché è alla mia sinistra allo Skeleton Monster Studio.
Scherzi a parte, in realtà lo stile grafico e le sintesi dei fiori sono stati abbastanza immediati, forse la prima cosa “materiale”del progetto. Molti li ho disegnati e Francesco (Savino, lo sceneggiatore di Vivi e vegeta, ndr) ci ha imbastito sopra una storia. Essendo libero, ho disegnato nel modo a e più congeniale.
Per i riferimenti, ultimamente guardo tantissimo, però cose a me distanti ma soprattutto non sempre le stesse

C4 Comic: Sono rimasto piacevolmente impressionato anche dalle ambientazioni: non esagero affermando che tra le pagine di Vivi e Vegeta si può respirare l’aria del distretto dei fiori. Corro volentieri il rischio di risultare banale, ma sono davvero curioso di chiederti ancora una volta quali siano state le tue fonti di ispirazione relativamente al setting.
S.S.: Già in sceneggiatura c’erano dei suggerimenti e delle descrizioni molto chiari. Francesco, che è malato, ha disegnato una mappa (anche se è disegnata troppo bene e secondo me non l’ha fatta lui). Più che altro, tuttavia, l’atmosera generale è daa dai colori. Per quelli, volevo sicuramente avere un qualcosa di didascalico, per una volta, così la scelta è ricaduta sul verde sparatissimo. Le varie specie di fiori mi permettevano di variare tantissimo le cromie, però ho preferito mantenere un’atmosfera forte, usare colori particolari per sottolineare dei passaggi importanti, o per bilanciare le pagine. Tornando al disegno in bianco e nero, Tutte le linee tendono ad essere morbide, organiche, così da non cozzare troppo con i personaggi.

C4 Comic: Sia in riferimento al design dei personaggi sia in riferimento alle ambientazioni e alle inquadrature, quale margine di interpretazione hai sulla sceneggiatura che ti passa Francesco?
S.S.: Francesco è chiuso qui dentro con me. Ogni tanto lo chiamo, gli dico che una tavola in particolare vorrei farla in un determinato modo, lui è molto molto comprensivo e mi lascia fare.
Finora è stato sempre contento del risultato, quando non lo sarà più, gli episodi successivi a quella data li disegnerà Charlie Adlar.
Spesso, quindi, cambio il layout. Per i personaggi, Francesco a volte mi suggerisce delle soluzioni soprattutto cromatiche, perché ogni tanto mi perdo e dimentico che si deve capire il fiore di riferimento del personaggio.

C4 Comic: Rimaniamo sul design dei personaggi: quali sono quelli che ti diverti di più a disegnare… E quali invece ti mettono più in difficoltà?
S.S.: Carl, il protagonista, è sicuramente quello che ho più nella mano. Avendo fatto il design, credo che istintivamente io sia andato nella direzione di quello che mi è più congeniale. Sto imparando anche ad usare degli espedienti, ovvero i petali dei fiori per accentuare il movimento (quasi fossero capelli lunghissimi). Mi diverto molto a creare nuovi personaggi di “Vivi e vegeta”. Ultimamente, sempre più spesso le mie tavole da colorare hanno già parecchi “colori” ed “effetti” nel bianco e nero, in modo da visualizzare da subito il risultato finale.

C4 Comic: Vivi e Vegeta viene pubblicato su Verticalismi, una realtà ormai affermata e molto interessante, che propone un’idea di fumetto davvero accattivante ed offre ad autori e lettori l’opportunità di incontrarsi senza l’intermediazione di un editore. Quali sono le differenze tecniche che un disegnatore si trova ad affrontare quando sa che sta lavorando per Verticalismi e non per un libro stampato?
S.S.: Innanzitutto, puoi sfruttare lo spazio verticale, non hai il colpo di scena al giro pagina, questo cambia un po’ il modo in cui affronti la narrazione. L’equilibrio della tavola cambia, perché diventa l’equilibrio della “striscia” che visualizzi sul tuo dispositivo mentre leggi.
Per sfruttare l spazio verticale, intendo che, quando mi rendo conto che qualcosa merita più spazio, allungo semplicemente la tavola (di una lunghezza prestabilita, oppure del doppio, per non impazzire e mantenere coerenza)
A livello prettamente tecnico, l’unica grande differenza (che è un vantaggio a tutti gli effetti) è che, essendo una cosa fatta per essere vista su monitor retroilluminati, si colora in rgb. Questa cosa, almeno dal mio punto di vista, offre innumerevoli vantaggi sul piano della “spettacolarità”.

C4 Comic: Nell’intervista che il nostro Marcello ha fatto a Francesco si parlava, tra le altre cose, della trasposizione del vostro lavoro su carta. Leggendo, mi stavo domandando quali potrebbero essere le difficoltà di realizzazione di un progetto del genere e come alcuni passaggi potrebbero essere ripensati.
Il mio pensiero va in particolare a casi come la vignetta d’apertura di Vivi e Vegeta: la trovo particolarmente bella ed emozionante, perché il lettore si gode l’ambiente mentre la telecamera scende, curioso di scoprire chi stia parlando. Un procedimento del genere dovrebbe essere reso in un altro modo, su un supporto che di fatto non segue la solita impaginazione di Verticalismi? Sono consapevole di aver fatto una domanda così lunga che pare un tema, se vuoi puoi darmi il voto oppure far finta di non averla letta e passare a quella successiva.
S.S.: Ti dirò, un bel 7 e mezzo pieno per l’impegno.
Ciao.
Ok, te lo dico.
Se, al termine dell’edizione web, ci dovrà essere un’edizione cartacea, dovrà dare le stesse sensazioni della sua versione online.
Ovviamente per l’eventuale editore sarà una bella sfida, ma, personalmente, mi piacerebbe che ci siano molte pagine fold-out. Mi piacerebbe che restasse quella sensazione di scoperta sfogliandolo. Oppure scorrendolo.

C4 Comic: Parlando dei tuoi progetti su carta: il tuo prossimo libro è in uscita per Bao Publishing a settembre 2015 e, dopo aver letto Ogni Piccolo Pezzo e Vivi e Vegeta, le mie aspettative sono molto alte e non vedo l’ora di leggerlo. A che punto sei con la stesura? Già che ci siamo, ci riveli qualcosa che faccia diventare il nostro contenuto virale sulla rete e possibilmente ci renda miliardari?
S.S.: Mi dispiace davvero per le tue aspettative.
E anch’io non vedo l’ora di leggerlo.
Ci sto lavorando proprio in questo giorni. sto lavorando sui layout (sono più di 300 pagine), però ho già finito le prime 30. È un libro molto lungo, che richiede tanto tempo e tanta concentrazione. Sarà molto più lineare del precedente, anche molto più difficile da realizzare sul piano grafico. La lunghezza è dovuta sopratutto a un’esigenza mia, ovvero di non comprimere più i tempi, di avere una narrazione più realista.
Finiti i layout e stabilito cosa ci sarà e cosa no, sarà tutto in discesa. Infatti, mi sto autodisciplinando per non saltare da una fase all’altra. Scusami se non ti faccio grandi rivelazioni, ma è il lavoro per cui sono più teso.
Però è quello che mi piace fare, quindi non sento molto la fatica.

C4 Comic: Direi che con le domande serie abbiamo esagerato, quindi possiamo felicemente dedicarci a quella domanda che  è diventata ormai un simbolo della redazione di C4 Comic: qual è la tua kryptonite?
S.S.: La domanda “qual è la tua kryptonite?”.

Non ci resta che dare appuntamento a Stefano per la prossima intervista su C4 Comic, facendogli un grande in bocca al lupo e ringraziandolo ancora una volta per le esclusive che lui e tutti gli autori che lavorano su questo progetto ci stanno regalando. Per quanto mi riguarda,  spero davvero che Vivi e Vegeta (qua la pagina Facebook ufficiale) raggiunga il meritato successo e possa in futuro sbarcare anche su carta per arricchire le nostre librerie.

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