“Capo, ma io ho il permesso 104”: da oggi questo documento è carta straccia | La legge è chiara: non ti spettano più giorni liberi

Donna-disabile-Foto-di-Marcus-Aurelius-da-Pexels-C4Comic.it

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Che cosa prevede la Legge 104 e chi può usarla? Si deve fare chiarezza sulle possibilità che spettano a chi usufruisce dei permessi per disabili o familiari di persone disabili.

La Legge 104 del 1992 è uno strumento fondamentale per chi vive la disabilità in famiglia o in prima persona. L’obiettivo di questa normativa è quello di rendere più facile la vita delle persone con disabilità e dei loro cari, anche nel mondo del lavoro.

Tra i benefici più conosciuti ci sono i permessi retribuiti, che permettono a chi assiste di prendersi tre giorni al mese liberi, oppure fino a diciotto ore da dividere in più giornate.

In alternativa è possibile avere due ore al giorno di permesso se si lavora più di sei ore, o un’ora per i turni più brevi. Queste assenze non penalizzano la pensione perché sono coperte da contributi figurativi.

Ad averne diritto non sono solo genitori e coniugi, ma anche parenti fino al secondo grado e in alcuni casi fino al terzo. Lo stesso vale per i lavoratori con disabilità grave. La richiesta va fatta all’INPS e comunicata al datore di lavoro.

Quando non è possibile usufruire dei permessi con la legge 104

La domanda più comune sulla legge 104 riguarda i casi in cui la persona con disabilità venga ricoverata in una Residenza Sanitaria Assistenziale. L’avvocato Wanda Falco ha spiegato che la legge stabilisce che i permessi non spettano se il familiare è ospitato in una struttura che offre assistenza continua, come una RSA o un ospedale. In queste situazioni, infatti, il ruolo di cura viene svolto dal personale medico e infermieristico. Non c’è bisogno, quindi, che il lavoratore si assenti dal lavoro per fornire assistenza diretta.

La logica della norma prevede, dunque, che se la struttura garantisce cure costanti e complete, i permessi non possono essere richiesti. Si tratta di un limite che riguarda tutte le strutture dove la presenza dei familiari non è necessaria per garantire le cure quotidiane.

Anziana-assistita-Foto-di-Andrea-Piacquadio-da-Pexels-C4Comic.it
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Permessi assistenza legge 104: in quali casi sono validi

C’è però un’eccezione importante. I permessi restano validi se la persona disabile si trova in una struttura che non assicura assistenza sanitaria continua. È il caso, per esempio, di comunità alloggio o case famiglia, nelle quali il personale è presente solo in alcune ore della giornata e non per tutta la durata delle 24 ore. In questi contesti il supporto dei familiari resta fondamentale e la legge riconosce il loro ruolo.

La differenza, quindi, sta nel tipo di struttura: se si tratta di un ricovero a tempo pieno con cure garantite, i permessi non sono concessi; se invece l’assistenza è parziale, il diritto rimane.