Slitta l’ASSEGNO DI INCLUSIONE: migliaia di famiglie lasciate a bocca asciutta | Dovranno attendere ancora per ricevere il versamento

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I pagamenti relativi all’Assegno di Inclusione tardano ad arrivare e cresce la preoccupazione tra chi aspetta il sostegno necessario per il sostentamento mensile di tutta la famiglia.
L’Assegno di Inclusione (ADI), partito il 1° gennaio 2024 come aiuto economico e sociale per le famiglie in difficoltà, è al centro di nuove polemiche a causa dei ritardi nei pagamenti di settembre 2025.
La misura, introdotta con il decreto-legge del 4 maggio 2023 e confermata dalla legge del 3 luglio dello stesso anno, è pensata per garantire non solo un contributo economico, ma anche percorsi di inserimento lavorativo e sociale.
A rallentare le procedure ci sono i controlli sulle domande e la firma del Patto di Attivazione Digitale (PAD), passaggi obbligatori prima di ricevere l’accredito. In teoria, i nuovi beneficiari avrebbero dovuto ricevere l’assegno entro il 15 settembre, mentre chi già lo percepiva doveva attendere il 27 settembre.
Nella pratica, però, molte famiglie rischiano di vedere slittare ancora il pagamento e l’attesa mette a dura prova le famiglie italiane che hanno difficoltà economiche.
Assegno di Inclusione: i tempi si allungano per i nuovi richiedenti
Settembre si sta rivelando un mese complicato per la gestione dell’Assegno di Inclusione. I nuovi richiedenti, infatti, non hanno ancora ricevuto l’importo previsto per metà mese, mentre chi era già beneficiario dovrà attendere il 27 settembre. Anche in questo caso, però, i tempi potrebbero allungarsi a causa delle verifiche ancora in corso da parte dell’INPS.
Per quanto riguarda arretrati e rinnovi, il calendario ufficiale fissa le erogazioni al 27 settembre, 27 ottobre, 27 novembre e 20 dicembre 2025. Parallelamente, i pagamenti ordinari dei mesi successivi seguiranno la scadenza del 15 di ogni mese. Il calendario delle scadenze appare piuttosto chiaro sulla carta, ma nella realtà l’erogazione degli importi incontra delle difficoltà.
Come richiedere l’Assegno di Inclusione e chi ne ha diritto
L’Assegno di Inclusione è rivolto a chi ha un ISEE fino a 10.140 euro e un reddito familiare annuo sotto i 6.500 euro, calcolato in base alla composizione del nucleo. Possono accedervi cittadini italiani, europei o stranieri con permesso di soggiorno, purché residenti in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. L’assegno si compone di due parti: una integrazione al reddito per raggiungere la soglia minima stabilita e un contributo aggiuntivo per chi vive in affitto con contratto registrato.
La durata massima è di 18 mesi, con la possibilità di rinnovo per altri 12 dopo una pausa di un mese. La richiesta può essere fatta online sul sito INPS oppure con l’aiuto di CAF e patronati. Solo dopo la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale, però, i pagamenti vengono effettivamente sbloccati.